WIRE⬛"Tagli fiscali e manipolazioni contabili: il piano repubblicano mette in crisi gli americani a basso reddito"

WIRE⬛"Tagli fiscali e manipolazioni contabili: il piano repubblicano mette in crisi gli americani a basso reddito"

Giorno: 1 luglio 2025 | Ora: 00:25 Il Senato degli Stati Uniti sta procedendo con un piano dei repubblicani per mascherare il costo di 3,8 trilioni di dollari per l'estensione di tagli fiscali in scadenza, parte della legislazione economica di Donald Trump. Questo piano è visto dai democratici come un tentativo di manipolazione contabile, che consente ai repubblicani di soddisfare le richieste populiste di Trump, mantenendo al contempo l'approccio conservativo dal punto di vista fiscale. La rinnovazione dei tagli fiscali, che beneficeranno principalmente i più abbienti e le aziende, avverrà a discapito di milioni di americani a basso reddito e disabili, che potrebbero perdere accesso a programmi di assistenza sanitaria e alimentare. Patty Murray, senatrice dello Stato di Washington, ha criticato aspramente la manovra, definendola "matematica magica". Se il piano dovesse andare in porto, il debito nazionale degli Stati Uniti potrebbe superare i 40 trilioni di dollari. I repubblicani del Senato si trovano ancora in disaccordo su quanti americani perderanno l'accesso a programmi come Medicaid e l'assistenza alimentare, nonché sulla velocità con cui eliminare i crediti d'imposta per l'energia pulita. In un contesto di crescente preoccupazione per i mercati globali, le aspettative di ampi deficit di bilancio richiederebbero un aumento dell'emissione di obbligazioni, pressando negativamente sui titoli del Tesoro. Nel frattempo, i mercati europei stanno mostrando segni di ripresa, con l’euro in aumento rispetto al dollaro, il che suggerisce un possibile cambiamento nell'attrattiva degli investimenti a lungo termine. Inoltre, il settore della gestione è in fase di erosione negli Stati Uniti, non solo nelle grandi aziende, ma anche nelle piccole e medie imprese, dove i supervisori hanno ora il doppio dei diretti sottoposti rispetto a cinque anni fa. Infine, Nintendo ha deciso di ritirare i propri prodotti dal sito di Amazon negli Stati Uniti a causa di disaccordi su vendite non autorizzate, perdendo così l'opportunità di capitalizzare sul lancio della nuova console Switch 2.