Wall Street rimbalza sull’inflazione, il tech trascina il Nasdaq

Wall Street rimbalza sull’inflazione, il tech trascina il Nasdaq

Giovedì i mercati hanno registrato un rimbalzo dopo quattro sedute consecutive in ribasso, sostenuti da dati sull’inflazione apparsi piuttosto positivi; nel settore tecnologico, in particolare, le prenotazioni di RAM per computer Micron hanno continuato a spingere il titolo dopo la pubblicazione di mercoledì, contribuendo al rialzo del Nasdaq. Dal punto di vista tecnico, tuttavia, il rapporto sull’inflazione è risultato incompleto: l’indice dei prezzi al consumo di novembre ha mostrato un aumento del 2,7% su base annua, ben al di sotto delle stime del 3,1%, come riportato dalla Fed.

Normalmente un calo così marcato del tasso di crescita dei prezzi avrebbe acceso l’entusiasmo dei mercati, ha osservato il Wall Street Journal, ma poiché i dati risalgono al periodo dei lockdown, molti operatori non li considerano pienamente affidabili; inoltre, funzionari del Dipartimento del Lavoro hanno segnalato possibili problemi di raccolta che potrebbero aver sottostimato i numeri.

In ogni caso, anche ipotizzando dati distorti, un’inflazione più bassa resta teoricamente una buona notizia. Come ha dichiarato al WSJ l’economista di UBS Alan Detmeister, questo aspetto è stato in gran parte accantonato e, al massimo, il rapporto offre un lieve segnale di raffreddamento dell’inflazione complessiva, mentre la maggior parte delle informazioni andrebbe considerata rumore di fondo. Resta quindi la domanda chiave: i prezzi sono davvero scesi di recente?

Tra le altre notizie, il discorso di Trump della sera precedente è apparso in larga parte trascurabile, fatta eccezione per l’annuncio dei 1.776 dollari destinati ai militari, forse un tentativo di recuperare consenso dopo che circa 14 miliardi di dollari in stipendi stimati sono andati persi durante lo shutdown e stanno solo ora tornando nelle tasche del personale militare.

Le borse asiatiche hanno seguito i guadagni di Wall Street grazie ai dati sull’inflazione statunitense più deboli del previsto, che hanno rafforzato le aspettative di futuri tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, mentre in Giappone i rendimenti dei titoli di Stato decennali sono saliti ai massimi da quasi vent’anni dopo l’aumento dei tassi deciso dalla Bank of Japan.

L’indice MSCI Asia Pacific è avanzato dello 0,7%, trainato dai titoli tecnologici come SoftBank e Tencent e sostenuto dalle prospettive positive di Micron Technology, che hanno attenuato i timori sulle valutazioni legate all’intelligenza artificiale. Il rallentamento dell’inflazione USA ha migliorato il clima di rischio nonostante le incertezze sulla qualità dei dati legate allo shutdown governativo, spingendo i mercati a rafforzare le scommesse su un allentamento monetario.

In Giappone, il rendimento del decennale ha superato il 2% dopo il rialzo dei tassi ai livelli più alti dal 1995, mentre lo yen si è indebolito contro le principali valute, segnalando lo scetticismo degli investitori sulla velocità futura delle strette della BOJ. Sul fronte delle materie prime, il petrolio si avvia a una seconda settimana consecutiva di calo, mentre i metalli preziosi restano ben sostenuti, con il platino vicino ai massimi dal 2008.

 Bitcoin ed ether hanno superato importanti livelli tecnici seguendo un aumento delle azioni asiatiche, dopo che la Banca del Giappone ha alzato i tassi d'interesse al massimo in trent'anni. I dati sull'inflazione statunitense in calo hanno riacceso l'interesse per gli asset rischiosi. Bitcoin ha superato i $87.000, mentre ether ha mostrato un aumento. Altre criptovalute come Cardano, Solana, Dogecoin, Binance Coin e XRP hanno guadagnato fino al 3%, contribuendo a un incremento del 2% dell'indice. Nonostante liquidazioni significative, i mercati hanno assorbito tranquillamente l'aumento dei rendimenti dei titoli di stato giapponesi. Tuttavia, i trader rimangono cauti, poiché la ripresa è più legata a un sollievo macroeconomico che a una convinzione solida, rendendo il mercato vulnerabile a movimenti bruschi.