🟨"Vitalik Buterin e l'Identità Pluralistica: Un Nuovo Approccio alla Privacy Digitale"

Giorno: 2025-06-28 | Ora : 13:23 Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha proposto un sistema di "identità pluralistica" per preservare la privacy e garantire equità nella vita digitale. Ha avvertito dei rischi associati all'uso di un'unica identità tracciabile e ha suggerito un approccio flessibile, con identità multiple, per evitare abusi e sorveglianza. Buterin ha evidenziato che sistemi pluralistici possono migliorare l'inclusività e la resistenza agli errori, favorendo un'identità più sicura e diversificata.
Il co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha presentato un nuovo sistema di identità digitale chiamato “identità pluralistica”, sostenendo che potrebbe proteggere la privacy e consentire una partecipazione equa nella vita digitale. In un post sul blog pubblicato domenica, Buterin ha analizzato le opportunità e i rischi dei documenti di identità avvolti in prove a conoscenza zero (ZK), avvertendo che anche i sistemi che preservano la privacy possono comportare seri rischi se impongono rigidamente un'unica identità per persona.
Buterin ha osservato che molti nuovi progetti di identificazione digitale utilizzano prove a conoscenza zero per consentire agli utenti di dimostrare di avere un documento d'identità valido senza rivelare dettagli personali. Esempi includono World ID, che ha superato i 10 milioni di utenti, il progetto di identità digitale di Taiwan e iniziative dell'Unione Europea che adottano sempre più la tecnologia ZK.
Un rischio chiave identificato da Buterin è che le piattaforme potrebbero costringere gli utenti a utilizzare un'unica identità tracciabile, eliminando la possibilità di mantenere profili pseudonimi separati. Senza questa flessibilità, gli utenti potrebbero trovarsi in un mondo in cui “tutte le proprie attività devono essere di fatto sotto un'unica identità pubblica”, aumentando i pericoli di sorveglianza da parte di governi o datori di lavoro.
Buterin ha anche rigettato l'idea di utilizzare esclusivamente la “prova di ricchezza” come misura anti-Sybil, affermando che esclude le persone incapaci di pagare e concentra il potere tra i ricchi. Ha suggerito che l'ideale teorico sarebbe un approccio intermedio, in cui si possono ottenere N identità a un costo di N².
Per raggiungere un approccio flessibile, Buterin ha proposto sistemi di identità pluralistica, dove nessuna autorità singola controlla l'emissione delle identità, considerandoli la “migliore soluzione realistica”. Questi sistemi potrebbero essere espliciti, utilizzando la verifica basata su grafi sociali come Circles, o impliciti, basandosi su molteplici fornitori di ID — documenti governativi, piattaforme sociali e altro — per evitare che un'unica identità ottenga una quota di mercato quasi totale.
“Qualsiasi forma di identità pluralistica… è naturalmente più tollerante agli errori,” ha notato, evidenziando che questa flessibilità aiuta le persone senza stato o coloro che non possono accedere a documenti d'identità tradizionali. In ultima analisi, Buterin ha sostenuto che il miglior risultato sarebbe unire i modelli di identità un-per-persona con i sistemi basati su grafi sociali per avviare reti identitarie diverse e globali. “Se la loro quota di mercato si avvicina troppo al 100%, spostano il mondo… verso un modello un-per-persona, che ha proprietà peggiori,” ha avvertito, sottolineando che solo l'identità pluralistica può bilanciare privacy, inclusività e resistenza agli abusi.