🟥 "Trump sotto accusa: l'arroganza nella gestione economica potrebbe mettere in pericolo l'economia americana"

🟥 "Trump sotto accusa: l'arroganza nella gestione economica potrebbe mettere in pericolo l'economia americana"

Giorno: 16 giugno 2025 | Ora: 05:43 Desmond Lachman, ex funzionario dell'IMF, critica Trump per la sua gestione economica considerata "arrogante", avvertendo che le sue politiche fiscali potrebbero danneggiare l'economia e il mercato azionario. Nonostante l'inflazione moderata, le conseguenze delle tariffe si faranno sentire, aggravando il debito pubblico e il valore del dollaro, con rischi per gli investitori e possibili aumenti dei tassi di interesse.


Critiche a Trump e alla sua gestione economica

Desmond Lachman, ex funzionario del Fondo Monetario Internazionale (IMF), ha espresso forti critiche nei confronti del presidente statunitense Donald Trump, accusandolo di essere eccessivamente "arrogante" nella gestione delle questioni economiche. Secondo Lachman, questo atteggiamento potrebbe danneggiare gravemente l'economia e il mercato azionario degli Stati Uniti.

Politiche fiscali e avvertimenti ignorati

Nell'ultima sua analisi, Lachman sottolinea che, nonostante i numerosi avvertimenti provenienti da figure di spicco come il presidente della Federal Reserve Jerome Powell e i CEO di Morgan Stanley e BlackRock, Trump continua a perseguire le sue politiche fiscali, compresi gli aumenti delle tariffe. Questo comportamento, secondo Lachman, potrebbe riaccendere l'inflazione e indebolire ulteriormente il dollaro.

La situazione economica degli Stati Uniti

Nonostante l'inflazione sia rimasta moderata fino ad ora, Lachman avverte che l'economia americana non è ancora fuori pericolo. Egli prevede che le conseguenze delle tariffe imposte da Trump si faranno sentire solo nella seconda metà dell'anno, poiché le aziende stanno accumulando scorte in preparazione a queste nuove misure.

Effetti delle tariffe e debito pubblico

Lachman evidenzia che le tariffe non sono l'unico fattore che influisce sull'inflazione. L'aumento del debito pubblico e del deficit di bilancio potrebbe portare a un aumento dei prezzi per i consumatori, specialmente se il valore del dollaro continua a diminuire. Una svalutazione del dollaro del 10% comporterebbe un ulteriore aumento dei costi per i beni importati, già gravati dalle tariffe.

Rischi per l'economia e il mercato azionario

Infine, Lachman avverte che, in un contesto di inflazione e senza segnali di un piano per ridurre il debito, gli investitori stranieri potrebbero iniziare a ritirarsi dagli Stati Uniti, con il rischio di un aumento dei tassi di interesse sui titoli di Stato. Questa situazione potrebbe portare a un rallentamento dell'economia e a una contrazione del mercato azionario, già in una fase di valutazione elevata.