🌍 "Trump intensifica la pressione sul Giappone: possibili dazi fino al 35% e incertezze nei negoziati commerciali"

🌍 "Trump intensifica la pressione sul Giappone: possibili dazi fino al 35% e incertezze nei negoziati commerciali"

Giorno: 02 luglio 2025 | Ora: 23:54:36 Il 1° luglio, Trump ha dichiarato che non estenderà la scadenza per i negoziati commerciali con il Giappone, ipotizzando dazi fino al 35% su beni giapponesi. L'UE è disposta a un dazio universale del 10%, ma richiede esenzioni. Mnuchin prevede accordi prima del 9 luglio, mentre l’UE ha delineato vari scenari, inclusi dazi di ritorsione. Trump ha intensificato la pressione sul Giappone riguardo ai dazi sulle automobili.


Trump e le trattative commerciali con il Giappone

Il 1° luglio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che non intende estendere la scadenza del 9 luglio per i negoziati commerciali con vari paesi, esprimendo dubbi sulla possibilità di raggiungere un accordo con il Giappone. Trump ha affermato che gli Stati Uniti hanno già interagito con il Giappone, ma non è certo che si possa arrivare a un accordo. Ha anche menzionato la possibilità di imporre dazi doganali sul’importazione di beni giapponesi, che potrebbero arrivare fino al 35%, ben oltre il 24% annunciato in precedenza.

Notizie sui negoziati tariffari con l'UE

Secondo recenti notizie, l'Unione Europea sarebbe disposta ad accettare un dazio universale del 10% sui beni esportati negli Stati Uniti, ma richiede esenzioni per settori chiave come farmaceutica, alcolici, semiconduttori e aeromobili commerciali. Con l'approssimarsi della scadenza del 9 luglio, ci sono preoccupazioni che l'UE possa allentare le normative sui giganti tecnologici americani, nonostante un portavoce della Commissione europea abbia confermato che le normative digitali non sono parte dei negoziati commerciali.

Le aspettative del Segretario al Tesoro

Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Steven Mnuchin, ha affermato che è previsto un aumento di accordi commerciali prima della scadenza del 9 luglio, ma ha avvertito che un atteggiamento rigido da parte di alcuni paesi potrebbe portare al ripristino dei dazi precedenti. La Commissione europea ha già ricevuto una bozza di accordo da parte degli Stati Uniti e sta lavorando per trovare un'intesa che eviti l'imposizione di dazi pesanti sui beni europei.

Possibili scenari prima della scadenza

Le autorità dell'UE hanno delineato quattro possibili scenari per la situazione commerciale prima della scadenza: 1) un accordo asimmetrico accettabile; 2) un accordo sbilanciato inaccettabile; 3) un'estensione della scadenza per continuare le trattative; 4) il ritiro degli Stati Uniti dai negoziati e l'aumento dei dazi. Se si verifica l'ultimo scenario, l'UE è pronta a rispondere con misure di ritorsione, inclusa l'imposizione di dazi su beni americani per un valore di 210 miliardi di euro.

Posizione dell'UE sulla legislazione digitale

Il 29 giugno, il Canada ha annunciato l'abrogazione della tassa sui servizi digitali per facilitare i negoziati con gli Stati Uniti. Tuttavia, un portavoce della Commissione europea ha confermato che le leggi europee sui mercati digitali non sono soggette a negoziazione, sottolineando che le decisioni sovrane dell'UE non saranno messe in discussione. Nel frattempo, aziende come Apple e Meta hanno affrontato sanzioni per violazioni delle normative digitali europee, creando ulteriori tensioni nelle relazioni commerciali.

Pressione di Trump sul Giappone

Negli ultimi giorni, Trump ha intensificato la pressione sul Giappone, minacciando dazi sull'importazione di automobili e ribadendo la sua posizione intransigente. Ha sottolineato il problema della carenza di riso in Giappone, suggerendo che la situazione potrebbe giustificare l'imposizione di dazi. Nonostante i negoziati tra funzionari giapponesi e americani siano in corso da mesi, le questioni relative ai livelli tariffari rimangono irrisolte, con il Giappone che chiede la rimozione dei dazi sulle automobili, ma senza ottenere garanzie da parte di Trump.