🌍 "Trump Impone Dazi del 35% sul Canada: Reazioni e Conseguenze nel Mercato"

Giorno: 11 luglio 2025 | Ora: 03:41 Il 10 luglio, Trump ha annunciato dazi del 35% sui beni canadesi, influenzando negativamente i mercati. La ministra canadese Joly ha promesso di opporsi ai dazi, mentre Trudeau li ha definiti illegali. Il Canada punta a creare un mercato unico interno e continua a negoziare con gli USA per risolvere le controversie commerciali.
Annuncio di Trump sui dazi
Il 10 luglio, il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che a partire dall'1 agosto verranno imposti dazi del 35% sui beni importati dal Canada. Questa notizia ha influenzato il mercato, con il dollaro che ha raggiunto 1.37 contro il dollaro canadese, mostrando un incremento dello 0.35%. Inoltre, i futures sui principali indici azionari americani hanno registrato un ampliamento delle perdite, con il futures dell'S&P 500 in calo dello 0.5% e il Nasdaq in diminuzione dello 0.6%.
Reazione canadese ai dazi
In risposta a queste misure, la ministra canadese dell'Industria, Mélanie Joly, ha affermato che il Canada combatterà contro i dazi imposti da Trump, che prevedono un'imposta del 50% sul rame. Joly ha dichiarato con fermezza che il Canada "si opporrà decisamente e non farà compromessi", pur non specificando i dettagli della risposta.
Posizione del Primo Ministro canadese
Il Primo Ministro canadese, Justin Trudeau, ha descritto i dazi americani come illegali e irragionevoli. Il 6 giugno, Trudeau ha invitato il Parlamento canadese ad approvare una legge per l'integrazione economica canadese, che mira a velocizzare l'approvazione di progetti infrastrutturali e a rimuovere le barriere commerciali interne. La legge è progettata per creare un mercato unico in Canada e ridurre i tempi di approvazione dei progetti da cinque a due anni.
Negoziazioni in corso
Trudeau ha anche sottolineato che il governo canadese continuerà a negoziare con gli Stati Uniti per affrontare le questioni commerciali e annullare i dazi considerati "illegali e irragionevoli". Questa situazione è stata aggravata dalla decisione della Casa Bianca di aumentare i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dal 25% al 50%, giustificata con motivi di sicurezza nazionale. Il settore canadese dell'acciaio ha fortemente contestato queste misure, avvertendo che avrebbero causato danni significativi all'intera catena di approvvigionamento.