🟥 "Trump Chiede un'Urgete Riduzione dei Tassi di Interesse: Preoccupazioni per l'Indipendenza della Federal Reserve"

Giorno: 2025-06-07 | Ora: 01:09:15 Il 6 giugno, Trump ha criticato la Federal Reserve, chiedendo una riduzione dei tassi di interesse di un punto percentuale. Ha espresso preoccupazioni per l'indipendenza di Powell, minacciando di sostituirlo. La Fed ha mantenuto i tassi stabili tra il 4,25% e il 4,50%, preoccupata per l'inflazione e le tariffe governative.
Richiesta di Riduzione dei Tassi di Interesse
Il 6 giugno, il presidente americano Donald Trump ha espresso su un social media che la situazione della Federal Reserve, definita "Mr. Too Late", è un disastro. Secondo Trump, l'Europa ha già effettuato dieci riduzioni dei tassi, mentre gli Stati Uniti non ne hanno fatto nemmeno una. Ha richiesto che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, abbassi i tassi di interesse di un intero punto percentuale, sostenendo che ciò consentirebbe di ridurre significativamente i tassi di interesse sul debito a lungo e breve termine.
Preoccupazioni per l'Indipendenza della Federal Reserve
Trump ha criticato frequentemente Powell sui social media per non aver rispettato le sue richieste di abbassare i tassi, arrivando a minacciare di sollevarlo dall'incarico. Questo comportamento ha sollevato preoccupazioni nel mercato riguardo all'indipendenza decisionale della Federal Reserve. Durante un incontro del 29 maggio alla Casa Bianca, Trump ha esortato Powell a ridurre i tassi, mentre la Federal Reserve ha ribadito la sua posizione di indipendenza nella formulazione della politica monetaria.
Stabilità dei Tassi di Interesse
Il 7 maggio, la Federal Reserve ha deciso di mantenere il tasso obiettivo dei fondi federali tra il 4,25% e il 4,50%, segnando la terza volta consecutiva che non vi è stata alcuna modifica dai meeting di gennaio e marzo. Il verbale della riunione di maggio ha rivelato che i funzionari della Federal Reserve sono preoccupati non solo per l'impatto delle tariffe imposte dal governo Trump e per l'incertezza delle politiche, ma anche per il livello elevato di inflazione che potrebbe persistere.