🌍 "Trump annuncia tariffe elevate sui farmaci importati: il mercato farmaceutico reagisce tra preoccupazioni e opportunità"

🌍 "Trump annuncia tariffe elevate sui farmaci importati: il mercato farmaceutico reagisce tra preoccupazioni e opportunità"

Giorno: 2025-07-10 | Ora: 09:38:40 Trump annuncia imminenti tariffe elevate (fino al 200%) sui farmaci importati, con un periodo di transizione di 1-1,5 anni. Nonostante ciò, le azioni delle big farmaceutiche sono in crescita. Le tariffe potrebbero aumentare i costi e ostacolare gli investimenti, complicando la produzione già esternalizzata. L'incertezza regna sulle politiche tariffarie future.


Annuncio delle nuove tariffe sui farmaci importati

Trump, il presidente degli Stati Uniti, ha recentemente dichiarato durante una riunione di gabinetto che annuncerà presto l'imposizione di "tariffe molto elevate" sui farmaci importati, citando esempi di tariffe che potrebbero arrivare fino al 200%. I dettagli specifici delle tasse sono attesi per la fine di questo mese, ma Trump ha assicurato che le nuove tariffe non entreranno in vigore immediatamente, concedendo un periodo di transizione di uno o uno e mezzo anni alle aziende.

Reazioni del mercato farmaceutico

Nonostante le dichiarazioni di Trump, le azioni delle principali aziende farmaceutiche, come Eli Lilly, Novartis e AstraZeneca, hanno mostrato una crescita, con aumenti superiori all'1% il 9 luglio. Questo è l'ultimo commento di Trump riguardo le tariffe sui farmaci, dopo l'avvio di un'indagine basata sulla sezione 232 riguardo le importazioni di farmaci avvenuta ad aprile.

Impatto delle tariffe sui costi dei farmaci

L'introduzione di tariffe sui farmaci importati potrebbe comportare un significativo aumento dei prezzi negli Stati Uniti. Molte aziende farmaceutiche si sono già opposte a questa misura, avvertendo che le tariffe potrebbero aumentare i costi, ostacolare gli investimenti negli Stati Uniti e interrompere le catene di approvvigionamento, mettendo a rischio i pazienti.

Strategie aziendali e produzione all'estero

Esempi come il farmaco anti-cancro Keytruda di Merck, la cui produzione è principalmente basata in Irlanda, dimostrano la complessità della situazione. Le aziende farmaceutiche statunitensi, come Pfizer e AbbVie, hanno stabilito numerosi stabilimenti di produzione al di fuori degli Stati Uniti, con una parte significativa della produzione destinata al mercato americano. Un investitore nel settore ha evidenziato come l'imposizione di una tariffa del 200% potrebbe avere ripercussioni enormi sull'industria farmaceutica globale.

Produzione di farmaci e sfide future

Negli ultimi decenni, la produzione farmaceutica negli Stati Uniti è diminuita notevolmente, con la maggior parte dei principi attivi ora prodotti in paesi come la Cina. Le tariffe sui farmaci generici, che hanno margini di profitto inferiori rispetto ai farmaci di marca, potrebbero spingere alcune aziende a ritirarsi completamente dal mercato statunitense, aggravando la carenza di alcuni farmaci generici essenziali.

Conclusione

Il futuro delle politiche tariffarie sui farmaci rimane incerto, con molte aziende che hanno dichiarato che non apporteranno significative modifiche alle loro strategie commerciali in risposta alle fluttuazioni delle politiche tariffarie del governo Trump.