🟥 "Trump a Praga: 'Los Angeles sotto attacco, la Guardia Nazionale è necessaria per fermare l'invasione straniera'"

🟥 "Trump a Praga: 'Los Angeles sotto attacco, la Guardia Nazionale è necessaria per fermare l'invasione straniera'"

Giorno: 11 giugno 2025 | Ora: 00:10 Il 10 giugno, Trump a Praga ha definito i disordini di Los Angeles un "attacco alla sovranità nazionale" e ha minacciato pene per chi brucia la bandiera americana. Ha annunciato il dispiegamento di 2000 membri della Guardia Nazionale per affrontare l'immigrazione illegale, nonostante l'opposizione del governatore Newsom, che ha avviato azioni legali contro l'ordine di Trump.


Discorso di Trump a Praga

Il 10 giugno, il presidente americano Donald Trump ha tenuto un discorso a Praga, definendo i disordini di Los Angeles come un "attacco completo alla pace, all'ordine pubblico e alla sovranità nazionale" da parte di "una folla di violenti che agitano bandiere straniere". Trump ha sostenuto che l'obiettivo di tali atti è quello di portare avanti una "invasione straniera" negli Stati Uniti. Ha anche affermato che chi brucia la bandiera americana merita una pena di un anno di carcere.

Intervento della Guardia Nazionale

Trump ha avvertito che senza il dispiegamento della Guardia Nazionale, Los Angeles sarebbe stata "bruciata". Secondo il presidente, le forze inviate a Los Angeles erano lì per proteggere gli agenti dell'Immigrazione e dei Controlli Doganali e per fermare l'invasione. Ha criticato il governatore della California e il sindaco di Los Angeles, definendoli "incompetenti", e ha affermato che il suo governo avrebbe "liberato Los Angeles".

Operazioni contro l'immigrazione illegale

Nei giorni 6 e 7 giugno, diverse agenzie federali, tra cui l'Immigrazione e i Controlli Doganali, hanno avviato operazioni di cattura di immigrati illegali in varie località della contea di Los Angeles, che hanno portato a gravi conflitti con i residenti locali. Il 7 giugno, Trump ha firmato un memorandum presidenziale per inviare 2000 membri della Guardia Nazionale a Los Angeles, nonostante il governatore Gavin Newsom non avesse richiesto assistenza.

Opposizione del governatore e azione legale

Il governatore Newsom ha espresso pubblicamente il suo disaccordo con la decisione di Trump di inviare truppe. L'8 giugno, ha firmato un documento per il Dipartimento della Difesa, chiedendo al Segretario della Difesa di revocare l'ordine di dispiegamento della Guardia Nazionale a Los Angeles e di restituire il comando della Guardia Nazionale della California al governo statale "per un'eventuale attivazione necessaria". Il 9 giugno, il governo della California ha presentato una causa in tribunale per chiedere la dichiarazione di illegittimità del memorandum presidenziale di Trump e dell'ordine di dispiegamento delle truppe e per richiedere l'annullamento degli ordini pertinenti.