🟨"Thailandia: Nuove Regole per Monitorare l'Insider Trading nei Utility Token"

🟨"Thailandia: Nuove Regole per Monitorare l'Insider Trading nei Utility Token"

Giorno: 21 giugno 2025 | Ora: 00:18 La Commissione per i Titoli e gli Scambi della Thailandia ha avviato una consultazione per nuove normative sugli utility token, richiedendo la divulgazione dei nomi degli emittenti per combattere l'insider trading. Questo segue uno scandalo nel 2022 e si inserisce in iniziative per regolamentare le criptovalute nel paese.


La Commissione per i Titoli e gli Scambi della Thailandia ha avviato un periodo di consultazione per raccogliere feedback su nuove normative che permetterebbero agli scambi o a individui collegati a un cambio di emettere utility token. Secondo una dichiarazione rilasciata venerdì, le regole proposte richiederebbero la divulgazione dei nomi di chiunque sia associato agli emittenti di token, facilitando così il monitoraggio da parte della SEC per individuare possibili casi di insider trading. Questo piano fa parte degli sforzi della Thailandia per stabilire un quadro normativo per il settore delle criptovalute.

Nel mese di maggio, il paese ha annunciato l'intenzione di consentire ai turisti di utilizzare criptovalute tramite carte di credito, pochi giorni prima di bloccare gli scambi di criptovalute OKX e Bybit a causa di preoccupazioni per operazioni non autorizzate e riciclaggio di denaro. Un mese dopo, è stata introdotta un'esenzione sulle tasse sulle plusvalenze per le vendite di criptovalute effettuate tramite fornitori di servizi di criptovalute autorizzati.

Nel 2022, la Thailandia è stata teatro di uno scandalo di insider trading nel settore delle criptovalute. Ad agosto di quell'anno, la SEC ha accusato il chief technology officer di Bitkub, uno dei maggiori scambi del paese, di aver utilizzato informazioni riservate per acquistare determinati token prima di un'importante transazione.

L'insider trading si riferisce all'atto di acquistare o vendere un titolo basandosi su informazioni private e non pubbliche. Questa pratica è considerata illegale in molte giurisdizioni, ma le regole esatte variano a seconda dell'autorità di regolamentazione, come la Commissione per i Titoli e gli Scambi di un paese.

Negli ultimi anni, sono emersi diversi casi di presunto insider trading nel mercato delle criptovalute. Nel 2021, un dipendente di OpenSea, Nate Chastain, è stato accusato di aver utilizzato informazioni privilegiate per acquistare NFT che sarebbero stati presto messi in evidenza sulla homepage di OpenSea. Chastain è stato condannato nel 2023 per frode telematica e riciclaggio di denaro, ricevendo una pena di tre mesi di carcere. Nel 2022, tre dipendenti di Coinbase sono stati accusati di insider trading, due dei quali sono stati condannati alla reclusione. Più recentemente, Binance ha sospeso un membro del personale a marzo dopo un'indagine su presunti casi di insider trading, e ci sono state anche accuse di insider trading relative al memecoin ufficiale di Donald Trump, dopo che un'azienda di analisi blockchain ha esaminato il comportamento insolito di un portafoglio di grandi dimensioni.