🟥 **"Tensioni in Medio Oriente: Crollo del Bitcoin e Chiusura della Borsa iraniana"**

🟥 **"Tensioni in Medio Oriente: Crollo del Bitcoin e Chiusura della Borsa iraniana"**

Giorno: 23 giugno 2025 | Ora: 16:43:46 La situazione in Medio Oriente è tesa, con il prezzo del Bitcoin che è sceso oltre il 3%, mentre la Borsa iraniana rimarrà chiusa fino a settimana prossima per tensioni geopolitiche. Il Comitato iraniano minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz. Gli USA avvertono le loro navi di alto rischio. Raisi accusa gli USA di orchestrare attacchi israeliani. Un attacco statunitense ha danneggiato un sito nucleare iraniano, e le misure di sicurezza negli USA sono state intensificate.


Situazione in Medio Oriente e impatto su Bitcoin

La situazione in Medio Oriente è in fase di escalation, con il prezzo del Bitcoin che è sceso bruscamente, passando da oltre 102.500 a 100.580 dollari, con una perdita giornaliera che supera il 3%. Questo calo si verifica mentre l'indice azionario TA-35 di Israele ha registrato un incremento dell'1,5%, in concomitanza con un attacco statunitense alle strutture nucleari iraniane.

Chiusura della Borsa iraniana

La Borsa valori iraniana rimarrà chiusa fino alla fine della settimana, dopo che il 16 giugno è stata annunciata la sospensione delle negoziazioni. Questo provvedimento è stato preso in un contesto di crescente tensione geopolitica.

Possibile chiusura dello Stretto di Hormuz

Il Comitato per la Sicurezza Nazionale del Parlamento iraniano ha espresso l'intenzione di chiudere lo Stretto di Hormuz, una via marittima cruciale per il trasporto di petrolio. Tuttavia, la decisione finale spetta al Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano.

Allerta per le navi legate agli Stati Uniti

Un centro di informazione marittima, supervisionato dalla Marina degli Stati Uniti, ha avvertito che le navi associate agli Stati Uniti affrontano un alto rischio dopo gli attacchi contro le strutture nucleari iraniane e minacce dirette da parte delle forze Houthi. Il livello di rischio è stato classificato come "alto" per le navi commerciali nella regione del Mar Rosso e del Golfo di Aden.

Dichiarazioni del presidente iraniano

Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha accusato gli Stati Uniti di essere il burattinaio delle azioni israeliane contro l'Iran, affermando che gli Stati Uniti sono stati costretti a intervenire direttamente a causa dell'incapacità di Israele. Raisi ha sottolineato l'impegno dell'Iran a difendere la propria sicurezza nazionale.

Attacco statunitense e danni ai siti nucleari

Un funzionario statunitense ha confermato che l'attacco dei bombardieri B-2 contro il sito nucleare di Fordow in Iran non ha completamente distrutto l'impianto, ma ha causato danni significativi. Il Segretario alla Difesa ha dichiarato che l'operazione non mirava a colpire le forze o il popolo iraniano.

Aumento delle misure di sicurezza negli Stati Uniti

Dopo l'attacco a tre strutture nucleari iraniane, le agenzie di sicurezza statunitensi hanno innalzato il livello di allerta. Il Dipartimento della Sicurezza Nazionale e l'FBI stanno monitorando attentamente la situazione in Medio Oriente, mentre il presidente Trump ha avvertito l'Iran di negoziare o affrontare attacchi più gravi. Le forze di polizia nelle principali città americane hanno intensificato le misure di sicurezza, con particolare attenzione a luoghi religiosi e culturali sensibili.