🌍STOCK REPORT:  "Revoca delle autorizzazioni VEU: il colpo al commercio globale dei chip e le sfide per le aziende sudcoreane"

🌍STOCK REPORT:  "Revoca delle autorizzazioni VEU: il colpo al commercio globale dei chip e le sfide per le aziende sudcoreane"

Giorno: 2025-09-05 | Ora: 00:09:50 L'amministrazione Trump ha revocato un'esenzione all'esportazione che consentiva alle fabbriche cinesi di chip di operare senza licenze USA, creando complicazioni burocratiche. Aziende sudcoreane come Samsung e SK Hynix ora affrontano processi onerosi. La Cina ha risposto con tariffe sulle importazioni statunitensi, aumentando le tensioni commerciali. Seoul e Taipei devono trovare un equilibrio tra investimenti USA e dipendenza dalla Cina. Un funzionario sudcoreano avverte: è tempo di un piano B.


Revoca delle autorizzazioni VEU

L'amministrazione del presidente Donald Trump ha stravolto un pilastro critico del commercio globale dei chip, revocando un'esenzione all'esportazione risalente all'era Biden che aveva permesso a fabbriche in Cina, come quelle di Samsung Electronics, SK Hynix e Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSM), di operare senza dover richiedere licenze di esportazione statunitensi per ogni spedizione. Con la scadenza di queste autorizzazioni, che si chiuderanno entro la fine dell'anno, il settore tecnologico si prepara a un processo di approvazione più complesso e oneroso.

Impatto sulle aziende sudcoreane

Per i giganti dei chip sudcoreani, le conseguenze sono significative. Le strutture cinesi di Samsung rappresentano circa il 40% della produzione globale di NAND flash. Anche SK Hynix dipende in modo simile dal suo stabilimento di Wuxi per la produzione di DRAM e NAND. Questi impianti ora si trovano ad affrontare un processo burocratico che richiede fino a 1.000 licenze all'anno, comportando quasi 500 ore di lavoro burocratico per mantenere la produzione attuale. Sebbene Washington affermi che il sistema possa gestire il carico, anche un lieve ritardo nelle autorizzazioni potrebbe interrompere i cicli di rifornimento per materiali essenziali.

Reazioni di Pechino e tensioni commerciali

La reazione di Pechino non si è fatta attendere. La Cina ha già imposto nuove tariffe sulle importazioni di fibra ottica statunitensi, suggerendo che la revoca delle autorizzazioni VEU potrebbe innescare tensioni commerciali più ampie. Il team di Trump ha chiarito che le licenze saranno concesse per mantenere in funzione gli stabilimenti in Cina, ma non ci si deve aspettare approvazioni per aggiornamenti o ampliamenti. Seoul e Taipei si trovano ora di fronte a un delicato equilibrio geopolitico tra miliardi di dollari in incentivi all'investimento statunitense e la complessità della dipendenza dalla catena di approvvigionamento cinese. Un funzionario sudcoreano ha sintetizzato la situazione: se il VEU è morto, è necessario avere un piano B più veloce.