🌍STOCK REPORT: "Inflazione Ostinata nel Regno Unito: Prezzi in Aumento e Incertezze per gli Investitori"

Giorno: 2025-08-21 | Ora: 23:50:53 L'inflazione nel Regno Unito è aumentata del 3,8% a luglio, con previsioni superiori al 4% entro settembre, ben oltre l'obiettivo della Banca d'Inghilterra. Nonostante cinque riduzioni dei tassi, i costi energetici e del lavoro, insieme a una tassa sui salari, continuano a spingere i prezzi. La produttività è diminuita e le frizioni post-Brexit complicano ulteriormente la situazione. Gli investitori attendono un possibile taglio dei tassi a novembre, ma l'incertezza regna, soprattutto per i settori legati ai consumatori e al mercato immobiliare.
Inflazione nel Regno Unito
Nonostante il calo dell'inflazione in gran parte del mondo sviluppato, il Regno Unito si dimostra ostinato. I prezzi al consumo sono aumentati del 3,8% su base annuale a luglio e si prevede che supereranno il 4% entro settembre, il doppio dell'obiettivo del 2% fissato dalla Banca d'Inghilterra. La BOE ha già ridotto i tassi d'interesse cinque volte, portandoli dal picco del 5,25% dello scorso anno al 4%. Tuttavia, queste misure non sono state sufficienti a contenere i prezzi. I principali fattori che contribuiscono a questa situazione sono l'aumento delle bollette energetiche, i costi del lavoro e una tassa sui salari di 26 miliardi di sterline introdotta ad aprile, che stanno facendo lievitare i costi per le imprese, molte delle quali trasferiscono l'aumento ai consumatori.
Problemi Strutturali
Sotto la superficie, i venti contrari strutturali sembrano ancora più problematici. La produttività nel Regno Unito è diminuita dell'1% nel secondo trimestre rispetto all'anno precedente, posizionando il paese dietro la maggior parte dei suoi pari del G7. A questo si aggiungono le frizioni commerciali legate alla Brexit e i prezzi alimentari che sono ora quasi il 40% più alti rispetto ai livelli pre-pandemia, rendendo difficile sostenere che si tratti solo di un picco ciclico dell'inflazione. Alcune pressioni, come l'aumento dei prezzi dei voli estivi, potrebbero rivelarsi temporanee, ma la BOE rimane in allerta riguardo agli effetti di secondo round, poiché i lavoratori continuano a cercare salari più alti per proteggersi dalla pressione del costo della vita.
Prospettive per gli Investitori
I mercati si aspettano ancora un taglio dei tassi al 3,75% a novembre, ma la BOE potrebbe trattenersi se la crescita salariale non rallenta come previsto. Per gli investitori, ciò significa che l'incertezza persiste, in particolare per i titoli legati ai consumatori nel Regno Unito e per i settori sensibili al mercato immobiliare. Anche i grandi attori globali come Tesla, che hanno esposizione al mercato britannico, potrebbero avvertire effetti a catena se l'inflazione rimane persistente e i tagli ai tassi vengono ritardati. La BOE non ha ancora dichiarato il picco e neanche il mercato dovrebbe farlo.