🟨"Singapore: Da Innovazione a Regolamentazione nel Mondo Web3"

Giorno: 11 giugno 2025 | Ora: 13:14 Singapore, una meta per criptovalute e Web3, sta cambiando rotta da un clima di "incoraggiamento" a uno di "gestione dei rischi". Nuove normative nel 2023 limitano l'accesso degli investitori al dettaglio e impongono licenze per i fornitori di servizi. Mentre alcuni vedono repressione, altri la considerano necessaria per un'innovazione responsabile. Il futuro del Web3 dipenderà dall'equilibrio tra innovazione e responsabilità.
Negli ultimi anni, Singapore è diventata una delle mete preferite per le aziende di criptovalute e Web3, grazie a un clima normativo favorevole e un ambiente di innovazione aperto. Tuttavia, la situazione sta cambiando, con un passaggio da un approccio di "incoraggiamento all'innovazione" a uno di "gestione dei rischi". Questo cambiamento ha sollevato interrogativi sulla direzione futura delle politiche locali, con alcuni che si chiedono se Singapore stia cercando di scoraggiare del tutto il Web3.
Inizialmente, Singapore ha accolto tutte le iniziative nel settore, chiarendo le norme nel 2019 con la legge sui servizi di pagamento, che ha fornito una base legale per le operazioni di cripto-scambio. Questo ha permesso a numerosi progetti innovativi di nascere e prosperare. Tuttavia, con l’espansione del settore, sono emersi vari problemi, tra cui il crollo di importanti attori del mercato, che ha costretto le autorità a intervenire per rafforzare la regolamentazione.
Nel 2023, l'autorità di regolamentazione ha imposto nuove restrizioni agli investitori al dettaglio, vietando pratiche come la concessione di incentivi per l'acquisto di criptovalute e l'uso di strumenti ad alto rischio. L’obiettivo è quello di favorire investitori più razionali, piuttosto che scommettitori speculativi nel mercato delle criptovalute.
Le nuove normative non risparmiano nemmeno i fornitori di servizi di criptovaluta. Entro il 2025, solo le aziende che hanno ottenuto la licenza per operare potranno continuare a fornire servizi, costringendo molte a rivedere i propri piani o a ritirarsi dal mercato. Le regole si applicano anche ai gestori di fondi, i quali devono ora dimostrare competenze specifiche per gestire investimenti in criptovalute, segnando la fine di un’era in cui bastava un’idea e un team estero per avviare un fondo.
In sintesi, mentre alcuni vedono queste misure come una forma di repressione del settore, altri le interpretano come un'evoluzione necessaria della regolamentazione. Singapore si sta posizionando come un mercato attraente per chi ha competenze e un piano a lungo termine, ma non è più un terreno fertile per chi cerca solo opportunità speculative. La vice presidente della MAS ha dichiarato che Singapore accoglie l'innovazione responsabile, ma non tollererà abusi della fiducia. Il futuro del Web3 a Singapore potrebbe quindi dipendere da un equilibrio tra innovazione e responsabilità.