🟨"Scoperta rete di crimine informatico in Australia: 123 milioni riciclati"

Giorno: 2025-07-04 | Ora: 17:43:58 Le autorità australiane hanno smantellato un'organizzazione di crimine informatico che ha riciclato 123 milioni di dollari, accusando quattro sospetti dopo un'indagine di 18 mesi. Utilizzando un'azienda di sicurezza per il trasporto di denaro e criptovalute, il gruppo ha eluso le misure anti-riciclaggio. Raid hanno portato al sequestro di beni per 21 milioni di dollari.
Le autorità australiane hanno scoperto un'organizzazione di crimine informatico che avrebbe riciclato 123 milioni di dollari. Quattro sospetti sono stati accusati in relazione a questo schema fraudolento, risultato di un'indagine durata 18 mesi. La polizia federale australiana, insieme a diversi altri organismi, ha iniziato a esaminare transazioni sospette nel dicembre 2023, portando alla creazione della Queensland Joint Organized Crime Taskforce (QJOCTF), che ha tracciato il flusso di denaro di un membro della rete criminosa, rivelando un complesso piano di riciclaggio di denaro.
Il riciclaggio di denaro è un processo che mira a rendere il denaro illecito apparentemente legale. In genere, si sviluppa in tre fasi: la "collocazione" del denaro illegale nel sistema finanziario, il "livellamento" per oscurarne ulteriormente la fonte e l'"integrazione", dove il denaro pulito viene redistribuito ai proprietari. Le tecniche utilizzate per il riciclaggio includono il "smurfing", il "commingling" e le "fatture false".
Nel caso australiano, il gruppo ha creato un piano articolato per eludere le misure anti-riciclaggio. Il leader della rete operava tramite un'azienda di sicurezza per il trasporto di denaro, utilizzando corrieri per raccogliere fondi illeciti e trasferirli a un concessionario di automobili, che fungeva da attività frontale per mescolare i fondi illeciti con quelli legittimi. Alla fine, parte del denaro riciclato è stato convertito in criptovalute, complicando ulteriormente la tracciabilità.
Dopo aver chiarito la struttura dell'organizzazione, le autorità hanno eseguito raid in giugno 2025, confiscando beni per un valore di 21 milioni di dollari e portando quattro sospetti in tribunale. I reati contestati includono lo smistamento di proventi di crimine e la falsificazione di documenti, con pene massime che vanno dai tre anni all'ergastolo.
Il caso evidenzia il lato oscuro delle criptovalute, spesso associate ad attività illegali. Sebbene si stimi che nel 2024 il volume di criptovalute illecite abbia raggiunto i 51 miliardi di dollari, questo rappresenta solo lo 0,14% del volume totale, con una percentuale in diminuzione. Tuttavia, la trasparenza della blockchain può anche rivelarsi un'arma a doppio taglio per i criminali, poiché ogni transazione è registrata e tracciabile, permettendo alle autorità di seguire le tracce e identificare i colpevoli.