Scadenza record per opzioni crypto da 14,6 miliardi: Bitcoin mostra forte domanda di protezione

Scadenza record per opzioni crypto da 14,6 miliardi: Bitcoin mostra forte domanda di protezione

Venerdì andranno in scadenza opzioni su bitcoin (BTC) ed ether (ETH) per un valore complessivo di oltre 14,6 miliardi di dollari sulla piattaforma Deribit, segnando uno degli eventi derivati più rilevanti del 2025.

Domanda sbilanciata su Bitcoin

  • Su BTC risultano aperti 56.452 contratti call e 48.961 contratti put, pari a 11,62 miliardi di dollari di interesse aperto.
  • L’attività è concentrata soprattutto sulle put tra 108.000 e 112.000 dollari, in linea con l’attuale prezzo di mercato.
  • Le call più popolari si collocano invece sopra i 120.000 dollari, riflettendo aspettative rialziste di lungo termine.
  • Questo squilibrio segnala una forte preferenza per la protezione dal ribasso.

Maggior equilibrio su Ether

  • Su ETH i contratti call (393.534) superano nettamente i put (291.128), per un totale di 3,03 miliardi di dollari di interesse aperto.
  • Le call si concentrano su strike a 3.800, 4.000 e 5.000 dollari, mentre le put più rilevanti sono a 4.000, 3.700 e 2.200 dollari.
  • In questo caso, il mercato appare più bilanciato, con posizioni distribuite tra protezione e scommesse rialziste.

Contesto e implicazioni

  • Secondo Deribit, l’evento evidenzia una persistente domanda di copertura sul BTC, mentre ETH mostra una postura più neutra.
  • Il tutto si inserisce nel clima di attesa dopo gli interventi di Jerome Powell a Jackson Hole, che potrebbero influenzare il sentiment dei mercati per settembre.
  • Restano centrali i livelli di “max pain”: 116.000 dollari per BTC e 3.800 dollari per ETH, ossia i prezzi che teoricamente comporterebbero le perdite massime per i detentori di opzioni.

Uno sguardo al mercato delle opzioni

Il mercato delle opzioni crypto è cresciuto in modo esponenziale dal 2020, diventando un punto di riferimento per comprendere il sentiment degli investitori e le dinamiche di copertura. Sebbene la teoria del “max pain” sia dibattuta, i suoi livelli continuano a essere monitorati come possibili calamite per i prezzi in prossimità delle scadenze.