🟥 "Rialzo nel Mercato delle Materie Prime: La Tregua Commerciale tra Cina e Stati Uniti Riaccende le Speranze"

Giorno: 13 maggio 2025 | Ora: 01:36 Il mercato delle materie prime è salito grazie alla riduzione delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Il petrolio WTI ha guadagnato l'1,5%, mentre rame, gas naturale, soia e minerale di ferro hanno mostrato aumenti. Gli esperti avvertono però che i danni a breve termine alla domanda sono già stati inflitti. La Cina abbatterà i dazi sui prodotti USA dal 125% al 10%, e gli USA dal 145% al 30% per 90 giorni. Le azioni delle aziende minerarie sono aumentate, mentre l'oro ha visto un calo. Le aziende di batterie hanno beneficiato della situazione, nonostante i costi aggiuntivi previsti.
Il mercato delle materie prime ha registrato un rialzo significativo dopo che Cina e Stati Uniti hanno ridotto le tensioni commerciali, che minacciavano di ridurre la domanda di materie prime. Il petrolio West Texas Intermediate è aumentato dell'1,5%, chiudendo a 61,95 dollari al barile, mentre anche altri materiali come il rame, il gas naturale europeo, la soia e il minerale di ferro hanno mostrato un aumento. Le azioni delle principali aziende minerarie hanno avuto un notevole incremento.
La tregua tra le due maggiori economie mondiali ha portato un sollievo temporaneo ai mercati delle materie prime, recentemente turbati da dazi che avevano influenzato negativamente le previsioni di crescita economica globale. La Cina ridurrà i dazi sui prodotti statunitensi dal 125% al 10%, mentre gli Stati Uniti abbasseranno i propri dal 145% al 30% per un periodo di 90 giorni. Entrambi i paesi hanno espresso l’intenzione di mantenere aperti i canali di dialogo per le relazioni economiche e commerciali.
Tuttavia, nonostante l’euforia generata dalla riduzione delle tensioni commerciali, esperti come John Kilduff avvertono che i danni alla domanda a breve termine sono già stati inflitti, mantenendo un nuovo supporto di prezzo attorno ai 60 dollari al barile. Le materie prime sono state soggette a forte volatilità da quando il presidente Donald Trump ha annunciato i dazi reciproci ad aprile, e i prezzi del petrolio sono comunque diminuiti di oltre il 10% da allora.
Nel settore agricolo, i futures sulla soia a Chicago hanno continuato a guadagnare, raggiungendo i massimi da febbraio, grazie alla posizione dominante della Cina come principale acquirente di soia. Nel frattempo, l’oro ha subito un calo a causa di una diminuzione della domanda di beni rifugio, ulteriormente aggravata dalla de-escalation delle ostilità tra India e Pakistan.
Infine, le aziende che vendono sistemi di batterie che utilizzano celle provenienti dalla Cina hanno visto un aumento delle loro azioni, con Fluence Energy e Sunrun che hanno registrato incrementi significativi. Sunrun ha anche avvertito che i dazi potrebbero comportare costi aggiuntivi tra 100 e 200 milioni di dollari.