🟥 "Rialzo Feroce sui Mercati: Nasdaq e Indici Principali Chiudono in Crescita grazie ai Progressi nei Negoziati Commerciali"

🟥 "Rialzo Feroce sui Mercati: Nasdaq e Indici Principali Chiudono in Crescita grazie ai Progressi nei Negoziati Commerciali"

Giorno: 13 maggio 2025 | Ora: 07:58 Lunedì i mercati hanno brillato, con tutti i principali indici sopra le medie mobili a 200 giorni. Il Nasdaq ha guadagnato il 4,3%, uscendo da un mercato ribassista e segnando un incremento del 20% dal minimo dell'8 aprile. Positivi anche S&P 500 (+3,3%) e Dow Jones (+1.161 punti). La spinta è arrivata dall'annuncio di progressi nei negoziati tariffari tra USA e Cina, con significative riduzioni delle tariffe.


Lunedì, i mercati si sono comportati in modo eccezionale, con tutti e tre i principali indici che hanno chiuso sopra le loro medie mobili a 200 giorni. L'atmosfera è decisamente rialzista.

Il Nasdaq Composite ha registrato un incredibile aumento del 4,3%, segnando il suo miglior giorno dal mese di aprile e uscendo da un mercato ribassista. Con un incremento del 20% rispetto al minimo dell'8 aprile, il Nasdaq entra così in un mercato rialzista, con i titoli della sua elite, i Magnificent Seven, che hanno brillato. Amazon ha fatto registrare il miglior risultato con un aumento dell'8,1%, seguito da Meta con un +7,9%, mentre Microsoft ha chiuso in crescita del 2,4%.

Anche gli altri indici hanno mostrato segni di forza, con l'S&P 500 che è salito del 3,3% e il Dow Jones Industrial Average che ha guadagnato 1.161 punti, chiudendo oltre il 10% sopra il suo minimo del 8 aprile. Sembrerebbe quindi che il "Everything Rally" sia tornato. Le medie mobili a 200 giorni indicano ora un trend rialzista per tutti e tre gli indici.

Questa impennata è avvenuta dopo che Donald Trump e la sua amministrazione hanno annunciato "grandi progressi" nei negoziati tariffari tra Stati Uniti e Cina. Dopo un incontro a Ginevra, le due parti hanno concordato una tregua commerciale, con tagli significativi alle tariffe: gli Stati Uniti impongono ora una tassa del 30% sui beni cinesi, ridotta dal 145%, mentre la Cina applicherà una tassa del 10% sui beni statunitensi, giù dal 115%. Wall Street ha accolto positivamente queste notizie.