🟥 "Rialzi nei mercati asiatici: tensioni commerciali in calo e ottimismo per l'economia"

🟥 "Rialzi nei mercati asiatici: tensioni commerciali in calo e ottimismo per l'economia"

Giorno: 10 giugno 2025 | Ora: 05:01 I mercati azionari asiatici registrano rialzi martedì, spinti dai colloqui commerciali tra USA e Cina. L'Australia guadagna terreno, mentre il Giappone vede un forte rialzo con il Nikkei 225. Anche altri mercati asiatici mostrano incrementi. I prezzi del petrolio salgono a causa delle aspettative di maggiore domanda.


I mercati azionari asiatici stanno principalmente registrando rialzi martedì, seguendo i segnali misti provenienti da Wall Street, grazie all'allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con l'inizio di colloqui commerciali di alto livello a Londra che si prevede continueranno anche oggi. La guerra dei dazi tra i due paesi ha già scosso l'economia globale.

Il mercato azionario australiano sta guadagnando terreno, recuperando alcune delle perdite delle precedenti due sedute. L'indice S&P/ASX 200 è salito sopra il livello di 8.550, con guadagni nei settori minerario, finanziario, tecnologico ed energetico, mentre il settore dei minerali d'oro mostra debolezza. Tra i principali minerari, BHP Group e Fortescue Metals stanno guadagnando oltre l'1% ciascuno.

In Giappone, il mercato azionario sta registrando un forte rialzo con il Nikkei 225 che si avvicina al livello di 38.500, grazie ai guadagni in quasi tutti i settori, guidati dai pesi massimi dell'indice e dalle azioni tecnologiche. Tuttavia, le azioni finanziarie mostrano una certa debolezza. SoftBank Group è in aumento di oltre l'1%, mentre i titoli automobilistici come Honda e Toyota mostrano lievi incrementi.

In altre parti dell'Asia, i mercati di Corea del Sud, Taiwan e Indonesia mostrano un incremento compreso tra l'1,0% e l'1,8%, mentre Nuova Zelanda, Cina, Hong Kong e Malesia sono in rialzo tra lo 0,1% e lo 0,4%. Singapore rimane sostanzialmente stabile. A Wall Street, le azioni hanno mostrato una performance relativamente piatta, con il Nasdaq che ha raggiunto un nuovo massimo di chiusura in tre mesi.

I prezzi del petrolio sono aumentati grazie alle speranze suscitate dai colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina e alla prospettiva di una maggiore domanda energetica con l'arrivo della stagione estiva dei viaggi. Il prezzo del West Texas Intermediate per la consegna di luglio ha chiuso a 65,29 dollari al barile, in aumento di 71 centesimi, il valore più alto dal 3 aprile.