🟥 "Oro in risalita: oltre 3.300 dollari l'oncia tra timori fiscali e tensioni geopolitiche"

Giorno: 2025-05-23 | Ora: 04:32:13 Il prezzo dell'oro ha raggiunto i 3.300 dollari l'oncia, sostenuto dalla domanda come bene rifugio e dal ritracciamento del dollaro. Le preoccupazioni per la stabilità fiscale degli USA, accentuate da un nuovo progetto di legge da 4 trilioni e dal downgrade di Moody’s, hanno ulteriormente spinto gli investitori verso l'oro. Tensioni geopolitiche in Medio Oriente e l'assenza di trattative di pace tra Russia e Ucraina hanno aggiunto supporto al metallo prezioso.
Il prezzo dell'oro ha oscillato attorno ai 3.300 dollari l'oncia venerdì, recuperando alcune perdite della sessione precedente e mostrando segni di guadagno settimanale, grazie al suo appeal come bene rifugio in un contesto di preoccupazioni per le prospettive fiscali degli Stati Uniti.
Un ritracciamento del dollaro statunitense ha ulteriormente incrementato la domanda, rendendo l'oro più accessibile per gli acquirenti internazionali.
Il recente progetto di legge fiscale approvato dalla Camera dei Rappresentanti, ora in discussione al Senato, è stimato dalla Congressional Budget Office costare quasi 4 trilioni di dollari, alimentando timori di instabilità fiscale a lungo termine.
Il recente abbassamento del rating creditizio degli Stati Uniti da parte di Moody’s sottolinea queste preoccupazioni riguardo all'aumento dei deficit e dei costi di servizio del debito.
All'inizio di questa settimana, l'oro ha guadagnato ulteriore supporto a causa delle rinnovate tensioni geopolitiche, dopo che sono emerse notizie riguardanti la possibilità che Israele possa colpire siti nucleari iraniani, suscitando paure di una possibile escalation più ampia in Medio Oriente. Nel frattempo, il Cremlino ha confermato che attualmente non sono pianificate trattative di pace dirette tra Russia e Ucraina.