🟨"OpenAI sotto accusa: denuncia per conflitti d'interesse e violazioni fiscali"

Giorno: 2025-07-11 | Ora: 08:18 Il Midas Project ha denunciato OpenAI all'IRS per presunti conflitti di interesse e violazioni fiscali che potrebbero minacciare il suo status di ente no-profit. Accusa il CEO Sam Altman di avere interessi personali nel profitto e avverte che ciò compromette la missione di garantire benefici all'umanità. OpenAI, inizialmente no-profit, ha esplorato una trasformazione in profitto, ma ha poi riacceso l'impegno verso il nonprofit. Elon Musk, ex sostenitore del profitto, ha anche intentato causa contro l'azienda.
Il Midas Project, un'organizzazione che monitora l'uso dell'intelligenza artificiale, ha presentato una denuncia contro OpenAI, accusando l'azienda di potenziali violazioni delle normative fiscali che potrebbero compromettere il suo status di ente senza scopo di lucro. Nella denuncia, si evidenziano i "sistemi di sicurezza abbandonati, conflitti di interesse diffusi, e i vantaggi finanziari per il CEO in caso di trasformazione in un'attività profittevole".
La denuncia è stata inviata all'Internal Revenue Service degli Stati Uniti e sostiene che i membri del consiglio di OpenAI presentano “massivi conflitti finanziari”. In particolare, viene sottolineato il ruolo duplice del CEO Sam Altman, che ricopre sia la posizione di CEO delle operazioni a scopo di lucro sia quella di membro del consiglio della sua parte nonprofit, situazione che potrebbe portare a benefici personali a scapito dell'organizzazione no-profit.
Inoltre, si fa riferimento a potenziali guadagni per Altman legati a una nuova entità profittevole, e si indicano altri membri del consiglio con conflitti di interesse significativi. Il Midas Project sostiene che OpenAI è stata fondata per garantire che l'intelligenza artificiale avanzata benefici l'umanità e non i singoli azionisti, avvertendo che eventuali indebolimenti delle protezioni attuali potrebbero mettere a rischio l'interesse pubblico.
OpenAI, fondata nel 2015 come ente senza scopo di lucro, ha avviato discussioni preliminari con i regolatori statunitensi per trasformarsi in una struttura a scopo di lucro, ma ha successivamente abbandonato tali piani, riaffermando l'impegno verso il suo status nonprofit. La situazione si complica ulteriormente con il coinvolgimento di Elon Musk, che ha originariamente sostenuto la trasformazione in profitto, ma ha poi intentato causa contro OpenAI, accusandola di aver violato il contratto originale e di aver abbandonato la missione iniziale.