🟨"OKX Rilancia DEX con Nuove Misure di Sicurezza dopo Attacchi Hacker"

Giorno: 5 maggio 2025 | Ora: 06:20 Il crypto exchange OKX ha riattivato il suo aggregatore DEX, OKX Web3, con miglioramenti di sicurezza dopo una sospensione a marzo dovuta a minacce del gruppo hacker Lazarus. Il CEO Star Xu ha annunciato nuove funzionalità, incluso un sistema di rilevamento abusi in tempo reale. Misure aggiuntive serviranno a bloccare indirizzi sospetti e avvisare gli utenti su transazioni rischiose. OKX ha respinto accuse di coinvolgimento nel riciclaggio legato all'hack di Bybit, mentre altri servizi crypto hanno subito conseguenze simili.
Il crypto exchange OKX ha riattivato il suo aggregatore di exchange decentralizzati (DEX) con nuove migliorie in termini di sicurezza, dopo che era stato sospeso a marzo per prevenire ulteriori abusi da parte del gruppo di hacker nordcoreano, noto come Lazarus Group.
Star Xu, fondatore e CEO di OKX, ha dichiarato il 4 maggio che l'aggregatore DEX, OKX Web3, riprenderà le sue attività con diverse nuove funzionalità, tra cui un sistema di rilevamento e blocco degli abusi in tempo reale. Xu ha descritto OKX Web3 come un browser e motore di ricerca per blockchain.
OKX ha anche comunicato che l'ultimo aggiornamento include misure di sicurezza aggiuntive per identificare attività onchain sospette o fraudolente. La piattaforma dispone di un database dinamico di indirizzi sospetti che blocca gli hacker e avvisa gli utenti riguardo a transazioni rischiose.
Il 17 marzo, OKX aveva temporaneamente sospeso il suo aggregatore DEX per prevenire ulteriori abusi da parte del gruppo Lazarus, promettendo aggiornamenti per evitare una ripetizione dell'incidente. Inoltre, è stato annunciato lo sviluppo di un sistema per tracciare gli indirizzi degli hacker e bloccarli.
In un rapporto dell'11 marzo, Bloomberg ha segnalato che gli organi di vigilanza finanziaria dell'Unione Europea stavano indagando sui servizi dell'aggregatore DEX e sui portafogli di OKX per un presunto coinvolgimento nel riciclaggio di fondi legati all'hack di Bybit da 1,4 miliardi di dollari avvenuto a febbraio. OKX ha respinto tali affermazioni, sostenendo che il servizio di portafoglio self-custody non è un custode degli asset dei clienti.
Altri servizi crypto sono stati coinvolti nell'attacco del gruppo Lazarus. L'exchange eXch ha annunciato la cessazione delle operazioni il 1° maggio, dopo che sono emerse notizie riguardo al suo presunto utilizzo per il riciclaggio di fondi derivanti dall'hack. Inizialmente, l'exchange aveva negato le affermazioni, ma successivamente ha ammesso di aver elaborato alcuni fondi provenienti dall'hack di febbraio.