🚨"Nvidia: Aumento delle Azioni dopo Discussioni per Vendita di Chip in Cina"
Giorno: 22 novembre 2025 | Ora: 00:48 Le azioni di Nvidia sono salite dopo un report su possibili vendite di chip H200 per AI in Cina. Sebbene l'H200 non sia il modello più avanzato, l'amministrazione Trump sembra favorevole, anche se ci sono preoccupazioni riguardo ai rischi per la sicurezza nazionale. Nvidia potrebbe trarre vantaggio dalla crescente dipendenza della Cina dalla tecnologia statunitense, ma la competizione con i chip cinesi rimane complessa.
Le azioni di Nvidia hanno registrato un notevole aumento dopo un rapporto di Bloomberg che indica che i funzionari statunitensi sono in discussione preliminare per consentire a Nvidia di vendere i suoi chip H200 per intelligenza artificiale in Cina. Questa mossa potrebbe avere un impatto significativo, anche se la versione H200 non è la più avanzata della gamma Nvidia, basata sull'architettura Hopper. Attualmente, Nvidia sta spedendo prodotti basati sull'architettura Blackwell e ha in programma di lanciare l'architettura Ruben in futuro. Se queste discussioni dovessero portare a un accordo, Nvidia potrebbe iniziare a fornire chip di fascia più alta in Cina, ma al momento è consentita solo la spedizione dell'H20, una versione ridotta dell'architettura Hopper, che peraltro non viene nemmeno accettata da Pechino.
Le tensioni tra Stati Uniti e Cina si riflettono nelle deliberazioni riguardo alla possibilità di esportare tecnologie avanzate. È emerso che l'amministrazione Trump sembrava favorevole a tali discussioni, con il CEO di Nvidia, Jensen Huang, che sostiene che l'invio dei chip in Cina potrebbe avvantaggiare gli Stati Uniti, poiché i sviluppatori cinesi diventerebbero dipendenti dalla tecnologia statunitense. Huang ha inoltre sottolineato che quasi il 50% degli sviluppatori di intelligenza artificiale si trova attualmente in Cina, rendendo importante per gli Stati Uniti sfruttare questa situazione. Tuttavia, ci sono preoccupazioni a Washington riguardo ai potenziali rischi di collaborazione tra sviluppatori cinesi e il settore militare cinese, che potrebbero avvantaggiare la Cina nella corsa all'IA.
In passato si era parlato della possibilità di spedire chip Blackwell, un passo ancora più significativo rispetto all'H200. È interessante notare come la situazione attuale ricordi una sorta di concessione, come se l'amministrazione statunitense decidesse di permettere la spedizione di dispositivi meno avanzati, simile a come un politico potrebbe autorizzare la vendita di un modello di smartphone più vecchio, mentre i modelli più recenti rimarrebbero negli Stati Uniti. Ci si chiede come reagirebbero le aziende cinesi e il governo di Xi Jinping se l'H200 fosse effettivamente autorizzato per l'esportazione.
La questione delle capacità dei chip cinesi rispetto a quelli di Nvidia è complessa. Il governo cinese ha spinto le aziende locali, come Huawei, a sviluppare tecnologie di chip autonomi competitivi, ma questo obiettivo non è facilmente realizzabile. Aziende come AMD sono attive nel settore, ma i chip cinesi potrebbero non essere all'altezza delle prestazioni offerte da Nvidia, che ha investito precocemente in questo campo e ha ottenuto risultati significativi in termini di ricavi e quota di mercato. L'H200, pur essendo un chip di fascia più alta, non è basato sull'architettura Blackwell, il che significa che non rappresenta una sostituzione diretta per i chip più avanzati di Nvidia, lasciando domande sulle reali aspettative del governo cinese.
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