🟨"Nuove Regole Web3 a Singapore: Scadenza Cruciale del 30 Giugno 2025"

🟨"Nuove Regole Web3 a Singapore: Scadenza Cruciale del 30 Giugno 2025"

Giorno: 14 giugno 2025 | Ora: 06:20 Il 30 giugno 2025, Singapore richiederà a tutti i fornitori di servizi legati ai token digitali di ottenere una licenza DTSP, pena conseguenze penali. La MAS ha già avvertito che chi non è in regola dovrà fermare le operazioni. Le nuove normative, più rigorose e complete, pongono sfide sia per le imprese locali che straniere. Le reazioni variano da preoccupazione per le piccole imprese a ottimismo su opportunità future. La situazione mette in evidenza la ricerca di un equilibrio tra regolazione e innovazione nel settore Web3.


Il 30 giugno 2025 rappresenta una data cruciale nel calendario di chi opera nel settore Web3 a Singapore. A partire da quel giorno, secondo l'articolo 137 del Financial Services and Markets Act (FSMA), tutti coloro che offrono servizi legati ai token digitali e che hanno una sede operativa a Singapore devono ottenere una licenza di fornitore di servizi di token digitali (DTSP), indipendentemente dal fatto che i loro clienti si trovino nel paese o meno. Coloro che non rispetteranno questa normativa rischiano conseguenze penali.

Il 30 maggio 2023, l'autorità di regolamentazione finanziaria di Singapore (MAS) ha sottolineato che chi non è in possesso di licenza dovrà fermare immediatamente le operazioni all'estero, e non verranno accettate scuse legate a richieste di licenza in corso. Questa stretta normativa è stata interpretata da molti come una delle più severe regolamentazioni nel settore delle criptovalute mai viste.

In un'intervista con un avvocato di uno studio legale di Pechino, sono emersi punti salienti del FSMA che meritano attenzione. Prima di tutto, il FSMA non è solo un correttivo per le lacune del precedente Payment Services Act (PSA), ma una legge di regolamentazione completa che si applica a tutte le entità che operano a Singapore. Ciò implica che qualsiasi azienda, sia essa nazionale o straniera, deve conformarsi a questa normativa.

In secondo luogo, il focus della regolamentazione è passato dalla licenza per le istituzioni a un sistema di controllo individuale, il che significa che anche i professionisti freelance e i collaboratori temporanei che operano nel settore Web3 sono ora soggetti a supervisione da parte del MAS. Ciò innalza notevolmente le barriere all'ingresso per chi desidera operare nel settore.

Infine, anche le aziende già in possesso di licenze PSA non possono considerarsi automaticamente conformi; dovranno presentare nuove documentazioni per soddisfare i requisiti del FSMA, che include requisiti di capitale, audit indipendenti e procedure di conformità molto più rigorose.

Le reazioni degli operatori di Web3 a Singapore sono varie e riflettono una gamma di preoccupazioni e speranze. Alcuni imprenditori hanno manifestato il desiderio di trasferirsi in luoghi con normative più favorevoli, mentre altri rimangono ottimisti riguardo alle opportunità a lungo termine che Singapore può offrire. Le opinioni variano da chi percepisce il governo come pragmatico e focalizzato sulla sostanza, a chi teme che le nuove regole possano marginalizzare le piccole imprese e i progetti emergenti.

In conclusione, la recente stretta normativa rappresenta un tentativo di Singapore di stabilire un equilibrio tra regolazione e innovazione. Gli operatori del settore Web3 si trovano ora a dover decidere se adattarsi a queste nuove realtà o cercare opportunità più favorevoli altrove. La risposta a questa sfida definirà il futuro del settore a Singapore.