🟨"Moody's abbassa il rating USA: debito in crescita"

Giorno: 18 maggio 2025 | Ora: 23:03 Moody's ha abbassato il rating di credito degli Stati Uniti da Aaa a Aa1, principalmente a causa dell'aumento del debito nazionale, superato i 36 trilioni di dollari. Nonostante ciò, mantiene un outlook positivo sulla salute economica a lungo termine. Le reazioni degli investitori sono miste, con alcuni che criticano l'agenzia e altri che minimizzano l'impatto della revisione. L'aumento del debito potrebbe portare a un ciclo vizioso di rendimenti obbligazionari crescenti.
Moody's, l'agenzia di rating, ha ridotto il rating di credito del governo degli Stati Uniti da Aaa a Aa1, citando come principale causa l'aumento del debito nazionale. In un annuncio del 16 maggio, l'agenzia ha evidenziato che i legislatori americani non sono riusciti a contenere i deficit annuali o a ridurre la spesa nel corso degli anni, portando a un aumento del debito nazionale. Secondo Moody's, non ci si aspetta che le attuali proposte fiscali possano portare a significative riduzioni della spesa obbligatoria e dei deficit nel lungo periodo.
Nonostante questa revisione negativa nel breve e medio termine, Moody's ha mantenuto un outlook positivo sulla salute economica a lungo termine degli Stati Uniti, sottolineando la robustezza dell'economia e il ruolo del dollaro come valuta di riserva globale. Ciò riflette un rischio di prestito "bilanciato".
La reazione degli investitori all'annuncio di Moody's è stata mista. Gabor Gurbacs, CEO di una società di ricompense in criptovaluta, ha messo in discussione l'affidabilità delle valutazioni precedenti dell'agenzia durante periodi di stress finanziario, evidenziando che l'outlook appariva eccessivamente ottimista. D'altra parte, Jim Bianco, un investitore macroeconomico, ha sostenuto che la recente revisione non rappresenta una vera e propria riduzione della percezione della solidità creditizia del governo statunitense, definendo l'annuncio come un "non evento".
Il debito del governo statunitense ha superato i 36 trilioni di dollari a gennaio 2025 e non mostra segni di rallentamento, nonostante gli sforzi recenti di figure come Elon Musk per ridurre la spesa federale. Con l'aumento del debito e la perdita di fiducia negli investimenti in titoli di stato americani, i rendimenti obbligazionari sono destinati a salire, aumentando così i pagamenti per il servizio del debito e gonfiando ulteriormente il debito nazionale. Questo crea un ciclo vizioso in cui il governo deve offrire rendimenti sempre più elevati per attirare gli investitori nell'acquisto di debito pubblico.