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🔴 "Previsioni di Aumento dei Prezzi alla Produzione negli Stati Uniti: Ottobre 2024 in Vista"

Le previsioni relative ai prezzi alla produzione negli Stati Uniti indicano un aumento previsto dello 0,2% mese su mese per ottobre 2024, dopo un mese di settembre senza variazioni significative.

Aumento Mensile dei Prezzi alla Produzione

Si stima che i prezzi alla produzione negli Stati Uniti abbiano registrato un incremento dello 0,2% a ottobre 2024, seguendo un mese di settembre in cui non sono stati registrati cambiamenti. Questo aumento suggerisce una certa ripresa nei prezzi dopo un periodo di stabilità.

Inflazione dei Prezzi alla Produzione su Base Annuale

Su base annuale, si prevede che l'inflazione dei prezzi alla produzione acceleri al 2,3%, rispetto all'1,8% registrato in precedenza, che rappresentava il valore più basso negli ultimi sette mesi. Questa tendenza indica una possibile ripresa dell'inflazione, influenzando le politiche economiche e le decisioni aziendali.

Proiezioni per il PPI Core

Nel frattempo, il core PPI, che esclude categorie volatili come cibo ed energia, è previsto salire dello 0,3% nel mese, superando il 0,2% di settembre. Questo sviluppo porterà la percentuale annuale del core PPI a raggiungere il 3%, rispetto al 2,8% precedente. Questi dati evidenziano una pressione inflazionistica persistente anche in settori meno soggetti a fluttuazioni.

💾 "Trump: Ritorno alla Casa Bianca e Ristrutturazione del Governo Americano"

Il 13 novembre, secondo le previsioni dell'Associated Press, i Repubblicani hanno ottenuto 218 seggi nella Camera dei Rappresentanti, assicurandosi così il controllo della stessa. Questo significa che, una volta eletto, Trump avrà il potere di governare con il sostegno del Congresso e del Senato, realizzando così una "governance totale". Inoltre, è previsto che Trump nomini un inviato per la questione ucraina al fine di avviare negoziati per porre fine al conflitto.

La Transizione di Trump e i Piani per il Ministero della Difesa

Secondo quanto riportato da Reuters, il team di transizione di Trump sta preparando una lista di licenziamenti per il Ministero della Difesa, un'azione senza precedenti che potrebbe portare a una ristrutturazione radicale del Pentagono. I nomi sulla lista potrebbero includere funzionari nominati dall'ex presidente del Joint Chiefs of Staff, Mark Milley. Anche se il piano è ancora nelle fasi iniziali, ci si aspetta che ciò avvenga con l'entrata in carica del nuovo governo.

Nomina di Pete Hegseth come Segretario alla Difesa

Il giorno prima della divulgazione della lista di licenziamenti, Trump ha annunciato che nominerà Pete Hegseth, noto conduttore di Fox News e veterano di guerra, come nuovo Segretario alla Difesa. Questa scelta ha sorpreso molti, dato che Hegseth non ha esperienza governativa o militare di alto livello, contrariamente ai suoi predecessori. Questa decisione ha sollevato preoccupazioni tra i funzionari del Pentagono e i partner internazionali degli Stati Uniti, data l'importanza della posizione.

Le Preoccupazioni Economiche e i Rischi di Inflazione

David Kelly, stratega di Morgan Asset Management, ha avvertito che i piani tariffari aggressivi di Trump potrebbero rallentare l'economia globale e aumentare la pressione inflazionistica negli Stati Uniti. L'ex Segretario al Tesoro ha messo in guardia che se Trump dovesse attuare le sue promesse, il paese potrebbe affrontare una crisi inflazionistica senza precedenti negli ultimi decenni. Questo scenario è preoccupante, considerando che l'inflazione ha già raggiunto livelli storici nel 2022.

Nomine Strategiche e Ruoli Chiave

Il 13 novembre, Trump ha anche nominato Marco Rubio come candidato per il ruolo di Segretario di Stato. Inoltre, ha proposto Tulsi Gabbard come Direttore dell'Intelligence Nazionale e Matt Gaetz come Ministro della Giustizia. Queste nomine riflettono l'intento di Trump di circondarsi di alleati fidati e figure con una visione simile alla sua, creando un governo che potrebbe affrontare le sfide interne ed esterne con un approccio radicale.

Conclusioni e Prospettive Future

Con Trump che si prepara a tornare alla Casa Bianca, ci sono molte incognite riguardo alle sue politiche future e al modo in cui gestirà le relazioni internazionali e l'economia domestica. La sua amministrazione potrebbe comportare significativi cambiamenti nelle politiche commerciali e di difesa, il che potrebbe avere ripercussioni non solo per gli Stati Uniti, ma per l'intera economia globale. Gli osservatori rimangono cauti, monitorando attentamente ogni sviluppo.

🔔Dollaro Statunitense: Impatto sul Mercato Forex

Il coppia EUR/USD era sotto pressione all'inizio di giovedì, con il potente dollaro statunitense che spingeva forte contro un euro fragile. Il tasso di cambio è scivolato a livelli inferiori a $1.0550, un minimo non visto da ottobre 2023. Gli operatori del forex hanno riorganizzato le loro operazioni valutarie in vista del prossimo mandato quadriennale di Donald Trump alla Casa Bianca, il quale prevede molte politiche centrate sugli Stati Uniti, contribuendo così a un aumento del dollaro.

Le Politiche di Trump e il Loro Impatto Economico

Il presidente eletto ha in programma di aumentare i dazi su beni e servizi importati, in particolare quelli provenienti dalla Cina. Inoltre, Trump intende ridurre le tasse per le imprese, permettendo loro di trattenere una quota maggiore dei ricavi e dei profitti. L'obiettivo dichiarato è quello di "rendere di nuovo grande l'America", stimolando l'economia attraverso un potenziamento della macchina corporativa.

Preoccupazioni per l'Inflazione e la Forza del Dollaro

Tuttavia, tutta questa euforia ha destato preoccupazioni in alcuni analisti riguardo a potenziali pressioni inflazionistiche nel futuro. Per ottobre, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense ha mostrato un incremento dell'inflazione generale, che è salita al 2.6%, rispetto al 2.4% di settembre. In questo contesto, il dollaro statunitense sta guadagnando forza, poiché un'inflazione più elevata è generalmente favorevole alla valuta locale.

✅Oro in Crisi: Calo Sostenuto sul Mercato

Nel mese di novembre, l'oro ha perso oltre l'8% del suo valore, con un'intensificazione della vendita dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali. Nella giornata di giovedì, un'oncia troy di questo metallo prezioso era quotata intorno ai $2.550, un calo che rappresenta il 9% rispetto al record storico di $2.790 stabilito il 30 ottobre. In questo momento, gli investitori sembrano aver abbandonato la strategia di avversione al rischio.

L'Agenda Aggressiva di Donald Trump

La politica economica di Donald Trump è caratterizzata da una crescita economica enorme, riduzioni fiscali e tariffe più alte. Con il Congresso ora sotto il controllo repubblicano, le misure stimolanti proposte da Trump hanno buone possibilità di essere attuate. In questo contesto, i mercati azionari, gli indici e le criptovalute stanno raggiungendo nuovi massimi storici. L’oro, al contrario, sembra essere trascurato. Ci si chiede: perché l'oro non sta seguendo il trend positivo dei suoi pari?

L'Oro come Bene Rifugio

Tradizionalmente, l'oro è un asset fondamentale per i trader che cercano protezione contro il rischio, l'inflazione e l'incertezza. Questo metallo lucente è considerato un bene rifugio, il che significa che solitamente acquista appeal quando i mercati azionari e le valute sono in difficoltà. Tuttavia, attualmente il dollaro americano sta scambiando a un massimo di un anno contro l'euro e le prospettive di ulteriore crescita economica continuano a mantenere i prezzi dell'oro sotto pressione.