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Intesa Sanpaolo compra 11 Bitcoin

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Nella serata di lunedì 13 arriva una svolta per il settore crypto in Italia: Intesa Sanpaolo, la più grande banca Italiana ha concluso il primo acquisto di Bitcoin. La notizia, nasce da uno screenshot circolato in rete di un e-mail in cui Niccolò Bardoscia, Head of Digital Assets Trading per Intesa Sanpaolo, afferma che, al 13/01/2024, la banca possiede 11 Bitcoin. Nella email, viene comunicato inoltre che questa somma, è relativa al primo acquisto da parte della società, per un costo pari ad €1 milione di euro.

Cosa dirà Trump nel suo discorso al primo insediamento?

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Sulla scia di ciò, abbiamo già oltre $1 milioni di dollari scommessi su Polymarket

Manca oramai meno di una settimana alla data di insediamento di Donald Trump alla casa bianca, accompagnata dal classico discorso di inaugurazione.

All’interno di Polymatket, i trader hanno scommesso più di $2 milioni di dollari su alcune delle parole usate dal prossimo presidente. Tra queste, parole come “America first”, “Biden”, “Illegal Immigration” superano quota 60% di probabilità, ma tra le opzioni, spuntano anche opzioni a tema crypto.

Le due opzioni attualmente disponibili, ovvero “Bitcoin/Criptovalute” e Dogecoin, quotano percentuali rispettivamente del 19% e del 12%. Tuttavia, l’insieme di queste due opzioni quota oltre $1 milione di dollari puntati, pari ad oltre il 50% delle puntate totali.

Nuovo trend futuro cripto?

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L'acquisto di Bitcoin da parte delle grandi aziende è capace di cambiare gli equilibri del mercato: Un "trend trascurato" secondo Matt Hougan

Il trend di Bitcoin nei bilanci aziendali

Matt Hougan, CIO di Bitwise, ha descritto l’acquisto di Bitcoin da parte delle aziende come un “megatrend sottovalutato“, con il potenziale di cambiare le logiche del mercato nei prossimi mesi.

Secondo Hougan, la tendenza è destinata a crescere in modo significativo, portando ad un forte aumento della domanda e ad un conseguente rialzo dei prezzi. Questo fenomeno è già guidato da colossi come Microstrategy, la quale detiene circa 450.000 BTC, equivalenti al 2,1% dell’intera supply di Bitcoin.

Hougan ha sottolineato che altre 70 aziende quotate in borsa possiedono Bitcoin nei loro bilanci e che il numero è pronto a esplodere nel corso dei prossimi mesi.

Analisi di Hougan: crescita e prospettive future


Aziende come TeslaBlock INC (ex Square) detengono insieme già oltre 141.000 BTC , dimostrando come il fenomeno non sia più un caso isolato.

Recentemente, anche Meta, una delle più grandi aziende tecnologiche al mondo, sta valutando la possibilità di aggiungere Bitcoin al proprio bilancio. Essendo 20 volte più grande di MicroStrategy, l’adozione di Bitcoin da parte di Meta potrebbe avere un impatto enorme per il mercato.

Secondo Hougan, il numero di aziende pronte a investire in Bitcoin potrebbe crescere esponenzialmente nei prossimi 18 mesi, attirando centinaia, se non migliaia, di nuovi attori. Alla fine, MicroStrategy, che oggi ricopre quasi il 50% della quota di mercato, ne rappresenterà solo una piccola parte, in un mercato sempre più competitivo

💾 Attesa e Incertezze: L'Impennata del CPI e le Sue Conseguenze sul Mercato

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In un clima di incertezze economiche, la Wall Street è in attesa della pubblicazione dei dati CPI (Indice dei Prezzi al Consumo) di dicembre, dopo il recente shock causato dai dati sul mercato del lavoro. Questo articolo esplorerà le aspettative del mercato riguardo ai dati CPI e l'impatto che potrebbero avere sulla politica monetaria della Federal Reserve.

Il Contesto Attuale del CPI

Il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti pubblicherà stasera, alle 21:30 ora di Pechino, i dati CPI di dicembre. Questo rappresenta il secondo importante test macroeconomico del nuovo anno, dopo i recenti dati sul mercato del lavoro. Chris Brigati, Chief Investment Officer di SWBC, ha dichiarato che il report CPI di mercoledì è atteso come uno dei dati sull'inflazione più significativi degli ultimi anni. Un CPI forte potrebbe rafforzare l'idea che la Federal Reserve non abbasserà i tassi di interesse fino al 2025, mentre un dato inferiore alle attese potrebbe alleviare le preoccupazioni degli investitori.

Le Aspettative del Mercato

Le attese del mercato per i dati CPI stasera indicano un aumento annuale del 2.9%, rispetto al 2.7% del mese scorso, segnando il terzo mese consecutivo di crescita e il massimo da cinque mesi. Le stime per il CPI core, che esclude energia e cibo, sono fissate rispettivamente al 3.3% e allo 0.3% mese su mese. Anche un incremento superiore allo 0.1% rispetto alle previsioni potrebbe portare a un'immediata reazione del mercato, facendo tornare il CPI sopra il 3%, un livello che potrebbe spingere la Federal Reserve a riconsiderare la sua politica.

Indicatori di Inflazione da Monitorare

Un'analisi di Deutsche Bank ha mostrato una correlazione significativa tra l'ISM Services Prices Index e il CPI, suggerendo che l'ISM anticipa gli sviluppi del CPI di circa tre mesi. Recentemente, l'ISM ha mostrato un forte aumento, passando da 56.6 a 64, sollevando preoccupazioni su un possibile aumento del CPI nel prossimo periodo. Se i dati CPI seguono questa tendenza, potremmo vedere il CPI salire al 4% entro marzo 2025, un livello che renderebbe difficile per la Federal Reserve considerare un abbassamento dei tassi di interesse.

Preparazione per la Volatilità di Mercato

Con l'imminente pubblicazione dei dati CPI, gli operatori di mercato si stanno preparando a un'eventuale volatilità. Stuart Kaiser di Citigroup prevede che l'S&P 500 possa oscillare dell'1% stasera, il che sarebbe la massima volatilità implicita dal marzo 2023. Inoltre, Ryan Sweet di Oxford Economics ha avvertito che i dati CPI di dicembre potrebbero non soddisfare le aspettative della Federal Reserve, il che potrebbe portare a reazioni asimmetriche nel mercato; un CPI più alto del previsto potrebbe scatenare un'ondata di vendite, mentre un dato inferiore potrebbe essere ignorato.

Conclusione e Prospettive Future

In attesa della pubblicazione stasera, il panorama del mercato rimane incerto, con una divisione tra coloro che si preparano ad un'uscita rischiosa e quelli che adottano un approccio più cauto. Secondo un'indagine di 22V Research, il 47% degli investitori prevede una risposta "risk-off" ai dati CPI, mentre solo il 29% si aspetta un atteggiamento di rischio. Le reazioni del mercato ai dati CPI di dicembre potrebbero quindi avere un impatto significativo sulle future politiche monetarie e sulle aspettative economiche generali.