🟨"Michael Saylor: Il Calcolo Quantistico è Solo Marketing"

Giorno: 09-06-2025 | Ora: 08:15 Michael Saylor, sostenitore di Bitcoin, respinge le paure sul calcolo quantistico come strategie di marketing per nuovi token. Durante un'intervista, ha affermato che i colossi tecnologici non rilasceranno computer capaci di decifrare la crittografia per non mettere a rischio le loro aziende. Ha inoltre sottolineato che i principali sviluppatori di Bitcoin reagirebbero prontamente a minacce quantistiche. Infine, il Project Eleven ha lanciato il “Q-Day Prize” per trovare soluzioni sulla sicurezza di Bitcoin contro il calcolo quantistico, evidenziando che i chip attuali non sono ancora una minaccia concreta.
Michael Saylor, noto sostenitore del Bitcoin, ha minimizzato le preoccupazioni riguardo all'impatto del calcolo quantistico sulla criptovaluta, definendole una strategia di marketing per promuovere token legati al mondo quantistico. Durante un’intervista del 6 giugno su CNBC, ha affermato che tali preoccupazioni sono alimentate da chi desidera vendere nuovi token senza valore reale.
Il potenziale impatto del calcolo quantistico su Bitcoin è stato descritto come una minaccia significativa per la sicurezza della criptovaluta. Secondo il progetto di ricerca Project Eleven, circa 10 milioni di indirizzi Bitcoin hanno chiavi pubbliche esposte, e oltre 6 milioni di Bitcoin potrebbero essere a rischio se i computer quantistici diventassero sufficientemente potenti da decifrare le chiavi crittografiche utilizzate nel Bitcoin.
Tuttavia, Saylor suggerisce che anche se un grande colosso tecnologico sviluppasse un computer quantistico legittimo, non lo rilascierebbe mai, poiché ciò metterebbe a rischio le proprie attività, il governo degli Stati Uniti e il sistema bancario. Ha dichiarato: “Google e Microsoft non venderanno mai un computer in grado di violare la crittografia moderna, perché questo distruggerebbe le loro aziende.”
Saylor afferma anche che, nel caso in cui un computer quantistico minacciasse la sicurezza del Bitcoin, i principali sviluppatori del protocollo e i produttori di hardware si attiverebbero per implementare una soluzione, aggiornando il software e l'hardware della rete Bitcoin. Secondo lui, è 10.000 volte più probabile che una persona perda Bitcoin a causa di un attacco di phishing piuttosto che a causa del calcolo quantistico, definendo quest'ultimo come “la cosa più difficile nell'universo da hackerare.”
Infine, Project Eleven ha avviato una competizione per testare quanto sia urgente la minaccia del calcolo quantistico per Bitcoin, lanciando il “Q-Day Prize” per trovare soluzioni quantistiche a lungo termine per garantire la sicurezza della criptovaluta. Attualmente, le stime indicano che sarebbero necessari circa 2.000 qubit logici per violare una chiave ECC a 256 bit, mentre i chip di IBM e Google sono ancora lontani da rappresentare una minaccia reale, avendo rispettivamente 156 e 105 qubit.