🚨"Mercati in attesa: le tariffe di Trump e l'incertezza globale"

🚨"Mercati in attesa: le tariffe di Trump e l'incertezza globale"

Giorno: 15 luglio 2025 | Ora: 21:45 I mercati finanziari si preparano a una nuova prova dopo l'annuncio di Trump di dazi del 30% sull'UE e Messico dal 1° agosto. Gli investitori mostrano fiducia in un possibile ripensamento del presidente, nonostante l'incertezza. Critiche alla Fed potrebbero influenzare il mercato. L'ottimismo sull'accordo tariffario è diminuito, ma i mercati restano cauti senza panico, suggerendo opportunità future.


I mercati finanziari, che hanno mostrato una crescente insensibilità alle minacce tariffarie da parte degli Stati Uniti, si preparano a una prova all'apertura di lunedì dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato un'aliquota del 30% per l'Unione Europea e il Messico a partire dal 1° agosto. Nonostante le avvertenze di alcuni analisti riguardo a una possibile eccessiva fiducia, gli investitori sembrano contare su un possibile passo indietro da parte del presidente, avendo già visto cambi di rotta nella sua amministrazione in passato.

Il livello di dazi proposto è considerato punitivo, ma potrebbe danneggiare più i paesi coinvolti che gli Stati Uniti, suggerendo che il tempo stia per scadere. Bitcoin, che ha recentemente raggiunto un massimo storico, ha mostrato poca reazione dopo le ultime dichiarazioni di Trump. I mercati valutari daranno indicazioni più rapide sull'impatto sul rischio globale con la ripresa delle contrattazioni.

Le critiche di Trump nei confronti della gestione di Jerome Powell della Fed potrebbero influenzare ulteriormente i mercati all'inizio della settimana. La possibile rimozione di Powell rappresenta un rischio significativo che potrebbe innescare una vendita del dollaro statunitense e dei titoli di stato. In caso di un allontanamento forzato di Powell, si prevede una possibile flessione del dollaro e un aumento dei tassi di interesse.

Inoltre, i mercati stanno cercando di capire come valutare la campagna tariffaria di Trump, che ha visto alti e bassi nel suo secondo mandato. Sebbene ci siano stati segnali di vendita di beni rischiosi in risposta agli annunci di aprile, molti di questi movimenti si sono ora inversi. L'Unione Europea stava cercando di concludere un accordo con gli Stati Uniti per evitare tariffe più elevate, ma la lettera di Trump ha spezzato l'ottimismo recente.

Nonostante le affermazioni di Trump che il 1° agosto rappresenti una scadenza fissa, i mercati reagiscono come se quella data fosse ancora negoziabile. Anche se ci sono stati segni di cautela, con una caduta delle azioni dai massimi storici, gli investitori non sembrano panico, suggerendo che potrebbero esserci opportunità di aggiustamenti futuri.