🟥 "Mercati asiatici misti dopo bombardamenti in Iran: petrolio e oro in calo"

Giorno: 2025-06-23 | Ora: 10:50:41 Le borse asiatiche hanno chiuso in modo misto dopo i bombardamenti statunitensi in Iran, con incertezze sul programma nucleare. I prezzi del petrolio sono scesi dopo un iniziale aumento, mentre l'oro ha subito un lieve calo. Mercati cinesi in rialzo, giapponesi e sudcoreani in ribasso. In Australia, l'indice S&P/ASX 200 ha continuato a perdere terreno. Negli USA, le azioni hanno registrato cali, riflettendo le tensioni geopolitiche.
Le borse asiatiche hanno chiuso in modo misto lunedì, con i mercati che sembrano aver preso atto dei bombardamenti statunitensi contro obiettivi nucleari in Iran, attendendo di vedere come reagirà Teheran e quali saranno le conseguenze per il programma nucleare iraniano. Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha dichiarato che i bombardamenti hanno "devastato il programma nucleare iraniano", anche se alcuni funzionari hanno avvertito che l'entità dei danni non è chiara.
I prezzi del petrolio hanno ceduto i guadagni iniziali dopo un aumento di oltre il 4% all'inizio della sessione, in risposta al conflitto in corso nella regione, iniziato con un attacco israeliano contro l'Iran il 13 giugno. Resta da vedere se l'Iran chiuderà lo Stretto di Hormuz, attraverso il quale passa gran parte del petrolio mondiale, un aspetto cruciale per molte economie dell'Asia orientale.
Il prezzo dell'oro è sceso leggermente nel commercio asiatico, mentre le incertezze geopolitiche e tariffarie hanno sostenuto il dollaro. I mercati della Cina continentale e di Hong Kong hanno invertito le perdite iniziali per chiudere in rialzo, con l'indice Shanghai Composite che è salito dello 0,65% a 3.381,58, mentre l'indice Hang Seng ha registrato un aumento dello 0,67% a 23.689,13.
I mercati giapponesi hanno ridotto le perdite iniziali chiudendo leggermente in ribasso, con il Nikkei che ha perso lo 0,13% a 38.354,09 e l'indice Topix che ha chiuso in calo dello 0,36% a 2.761,18, grazie a uno yen più debole che ha limitato le perdite complessive. A Seoul, le azioni sono scese interrompendo una serie vincente di cinque giorni, con l'indice Kospi che è calato dello 0,24% a 3.014,47, mentre il won ha toccato un minimo mensile dopo i bombardamenti statunitensi su tre siti nucleari chiave in Iran.
Le azioni dei chip, della biotecnologia e delle batterie hanno guidato le perdite, con Samsung Electronics, Samsung Biologics e LG Energy Solution in calo tra il 2% e il 4%. I mercati australiani hanno chiuso vicino ai minimi di tre settimane, con i titoli industriali che hanno subito pesanti perdite a causa delle preoccupazioni che il conflitto in Medio Oriente possa influenzare i viaggi e le spedizioni. L'indice S&P/ASX 200 è sceso dello 0,36% a 8.474,90, estendendo le perdite per la quinta sessione consecutiva.
Adairs è crollata del 20,5% a un minimo di oltre due mesi dopo che il rivenditore di mobili ha segnalato un calo nelle previsioni di guadagni per la seconda metà dell'anno. In Nuova Zelanda, l'indice di riferimento S&P/NZX-50 è sceso dello 0,29% a 12.532,65.
Negli Stati Uniti, le azioni sono scese ampiamente venerdì, mentre gli investitori reagivano alle crescenti tensioni in Medio Oriente e riflettevano sulle future decisioni sui tassi. L'S&P 500 è sceso dello 0,2% e il Nasdaq Composite, ricco di tecnologia, ha registrato un calo dello 0,5%, dopo che sono emerse notizie che gli Stati Uniti potrebbero revocare le esenzioni per alcune aziende di semiconduttori. Il Dow, invece, ha chiuso leggermente in rialzo, mentre il Governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato di non aspettarsi che le tariffe aumentino significativamente l'inflazione e che c'è spazio per un possibile taglio dei tassi già a luglio.