🟥 "Mercati asiatici in ribasso: preoccupazioni per le tariffe di Trump"

Giorno: 2025-06-02 | Ora : 06:23:16 I mercati azionari asiatici sono in ribasso lunedì, influenzati dalle preoccupazioni sui piani tariffari di Trump, che ha annunciato l'aumento delle tariffe su acciaio e alluminio. L'Australia e il Giappone evidenziano perdite, mentre Hong Kong scende del 2,4%. La settimana si apre con segnali misti da Wall Street e Europa.
I mercati azionari asiatici stanno scambiando per lo più in ribasso lunedì, seguendo i segnali contrastanti provenienti da Wall Street venerdì, a causa delle crescenti preoccupazioni riguardo all'incertezza attorno ai piani tariffari del presidente statunitense Donald Trump. Trump ha accusato la Cina di violare l'accordo commerciale raggiunto il mese scorso e ha annunciato che le tariffe per le importazioni di acciaio e alluminio raddoppieranno al 50% a partire dal 4 giugno, in un tentativo di proteggere l'industria nazionale. I mercati asiatici hanno chiuso per lo più in ribasso venerdì.
Il mercato azionario australiano è leggermente in ribasso lunedì, estendendo le perdite della sessione precedente. L'indice di riferimento S&P/ASX 200 si mantiene sotto il livello di 8.450, con debolezza in quasi tutti i settori, guidata dai minerali di ferro e dalle azioni tecnologiche. I minerali d'oro sono l'unico punto luminoso. L'indice S&P/ASX 200 sta perdendo 10,10 punti o lo 0,12% a 8.424,60, dopo aver toccato un minimo di 8.401,10 in precedenza. L'indice All Ordinaries è in calo di 11,70 punti o lo 0,14% a 8.648,60.
Tra i principali minerali, il BHP Group perde più dell'1%, Rio Tinto oltre il 2%, Mineral Resources oltre il 7% e Fortescue Metals quasi il 3%. Le azioni petrolifere sono per lo più in ribasso, con Origin Energy in calo di quasi il 2% e Woodside Energy che scende dello 0,3%. Tra le azioni tecnologiche, i titoli di Block e Zip perdono quasi il 3% ciascuno, mentre Appen scivola oltre il 6%. Tuttavia, Xero guadagna più del 2%.
Le miniere d'oro sono per lo più in rialzo, con Evolution Mining che guadagna quasi il 2%, Northern Star Resources che cresce dello 0,3% e Newmont che aggiunge quasi l'1%. Tra le grandi banche, il National Australia Bank e l'ANZ Banking sono in calo di quasi l'1% ciascuno, mentre il Westpac perde quasi il 2%. Il Commonwealth Bank guadagna lo 0,1%.
In altre notizie, le azioni di Soul Patts sono in aumento di quasi il 12% e quelle di Brickworks stanno letteralmente volando, con un incremento di quasi il 22% dopo che le due società hanno annunciato una fusione da 14 miliardi di dollari. Nel settore economico, il settore manifatturiero in Australia ha continuato a espandersi a maggio, sebbene a un ritmo più lento, con un punteggio PMI manifatturiero di 51,0, in calo rispetto al 51,7 di aprile, ma comunque sopra la soglia di 50 che separa espansione e contrazione.
Nel mercato valutario, il dollaro australiano viene scambiato a 0,646 dollari. Il mercato azionario giapponese sta registrando un forte ribasso, estendendo le perdite significative della sessione precedente, con il Nikkei 225 che scende sotto il livello di 37.450 e debolezza in tutti i settori, guidata dai pesi massimi dell'indice e dalle azioni tecnologiche. L'indice Nikkei 225 ha chiuso la mattinata a 37.414,02, in calo di 551,08 punti o dell'1,45%.
Tra i pesi massimi del mercato, SoftBank Group perde il 2,5% e Fast Retailing oltre l'1%. Tra i produttori di automobili, Honda è in calo di quasi il 2% e Toyota oltre il 2%. Nel settore tecnologico, Advantest e Screen Holdings stanno scendendo di oltre il 3% ciascuno. Nel settore bancario, Mitsubishi UFJ Financial perde quasi il 2%, mentre Mizuho Financial e Sumitomo Mitsui Financial sono in calo di quasi l'1% ciascuno.
I principali esportatori sono per lo più in ribasso, con Panasonic in calo di quasi il 2%, Sony che scivola dello 0,4% e Canon oltre il 2%. Tra i maggiori perdenti, Nikon, Minebea Mitsumi, Socionext e Resonac Holdings perdono oltre il 3% ciascuno. Al contrario, Sumitomo Pharma sta guadagnando oltre il 7%, Fujitsu più del 4% e Sumitomo Realty & Development quasi il 3%.
In economia, il settore manifatturiero in Giappone ha continuato a contrarsi a maggio, sebbene a un ritmo più lento, con un punteggio PMI di 49,4, in aumento rispetto a 48,7 di aprile, ma sotto la soglia di 50. Nel mercato valutario, il dollaro statunitense viene scambiato nella fascia media intorno ai 143 yen.
In altre parti dell'Asia, Hong Kong è in calo del 2,4%, mentre Indonesia e Taiwan sono in ribasso dell'1,3% ciascuno. Singapore è in calo dello 0,3%. La Corea del Sud contrasta il trend e guadagna lo 0,3%. La Nuova Zelanda è chiusa per il compleanno della regina, la Malesia è chiusa per il compleanno dell'Agong e la Cina è chiusa per il Festival delle Barche Drago.
Su Wall Street, le azioni hanno recuperato dopo un avvio lento venerdì, con i principali mercati statunitensi che hanno registrato un lieve recupero chiudendo misto e poco cambiato. La pressione di vendita iniziale è arrivata dopo che il presidente Donald Trump ha accusato la Cina di violare l'accordo commerciale raggiunto il mese scorso. Il Dow è salito di 54,34 punti o dello 0,13% per chiudere a 42.270,07, mentre il NASDAQ è sceso di 62,11 punti o dello 0,32% a 19.113,77 e lo S&P 500 ha perso 0,48 punti o lo 0,01% chiudendo a 5.911,69.
I principali mercati europei hanno chiuso anch'essi misti. L'indice FTSE 100 del Regno Unito è salito dello 0,64%, il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,27%, mentre il CAC 40 francese ha chiuso in calo dello 0,34%. I prezzi del petrolio greggio sono diminuiti venerdì a causa dell'incertezza riguardo alle tariffe di Trump e al loro probabile impatto sulla crescita globale e sulla domanda di carburante.