🟥 "Mercati asiatici in rialzo tra ottimismo commerciale e tregua in Medio Oriente"

Giorno: 2025-07-01 | Ora: 05:39:40 I mercati azionari asiatici sono in rialzo grazie a segnali positivi da Wall Street e ottimismo sui futuri accordi commerciali. Il mercato australiano guadagna, trainato da minerari e tecnologia, mentre il Giappone scende a causa di nuove minacce tariffarie. Taiwan e Corea del Sud mostrano aumenti. I mercati europei sono in calo.
I mercati azionari asiatici sono in rialzo martedì, seguendo i segnali positivi provenienti da Wall Street, grazie all'ottimismo riguardo ai futuri accordi commerciali in vista della scadenza per le tariffe reciproche statunitensi il mese prossimo. Il clima di mercato è migliorato anche per la tregua nella guerra tra Israele e Iran, che continua senza violazioni da entrambe le parti. I mercati asiatici hanno chiuso per lo più in rialzo lunedì.
Le tensioni in Medio Oriente in diminuzione, insieme a dati favorevoli sull'inflazione e la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, hanno alimentato speranze per un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Fed.
Il mercato azionario australiano è leggermente in rialzo, estendendo i guadagni della sessione precedente, con l'indice S&P/ASX 200 che supera il livello di 8.550, trainato principalmente dai minerari d'oro e dalle azioni tecnologiche. I minerari di ferro sono stati l'unico settore in difficoltà.
Tra i principali minerari, BHP Group e Fortescue Metals sono in calo dello 0,1-0,2%, mentre Rio Tinto perde oltre l'1%. Nel settore energetico, Origin Energy guadagna più dell'1%, mentre Woodside Energy e Santos salgono dello 0,1-0,4%. Nel settore tecnologico, Block, proprietario di Afterpay, guadagna quasi il 1%, mentre Zip avanza quasi del 3%.
Tra le banche, ANZ Banking guadagna più del 2%, mentre il Commonwealth Bank è in calo di quasi l'1%. In notizie economiche, il settore manifatturiero in Australia continua a espandersi, sebbene a un ritmo più lento, con un punteggio PMI di 50,6.
Il mercato azionario giapponese, invece, è in forte calo, interrompendo una serie di cinque guadagni consecutivi. L'indice Nikkei 225 scende sotto il livello di 40.100, con debolezza tra i principali settori. Le minacce di nuove tariffe da parte del presidente statunitense Donald Trump hanno contribuito a questo calo.
In campo economico, il settore manifatturiero giapponese ha mostrato un lieve miglioramento nel secondo trimestre, con un indice di diffusione di +13. I cambiamenti nelle indagini economiche mostrano una leggera diminuzione nei settori non manifatturieri e piccoli. Nel mercato valutario, il dollaro australiano è scambiato a $0.656.
In altre parti dell'Asia, Taiwan e Corea del Sud sono in aumento rispettivamente del 2,1% e dell'1,6%. I mercati europei, invece, sono in calo, con il DAX tedesco che scivola dello 0,5% e il FTSE 100 del Regno Unito che scende dello 0,4%. I prezzi del petrolio hanno chiuso in ribasso, con il West Texas Intermediate che è sceso a $65,11 al barile.