🟥 "Mercati Asiatici in Rialzo: Reazioni alla Fed e Tensioni Commerciali tra Cina e USA"

🟥 "Mercati Asiatici in Rialzo: Reazioni alla Fed e Tensioni Commerciali tra Cina e USA"

Giorno: 2025-05-08 | Ora: 14:51:36 Giovedì le borse asiatiche sono salite dopo che la Fed ha mantenuto i tassi d'interesse invariati, in attesa di segnali dalle negoziazioni commerciali USA-Cina. Il dollaro è rimasto stabile, l'oro è sceso e il petrolio è aumentato. In Giappone, i titoli legati ai chip hanno guadagnato, mentre NTT Data è balzata dopo notizie di un'acquisizione. In Corea del Sud, il Kospi è salito, e in Australia l'S&P/ASX 200 ha chiuso moderatamente in rialzo. Negli USA, i mercati hanno registrato guadagni modesti, con la Fed che ha sottolineato la responsabilità della Casa Bianca sulle incertezze economiche.


Giovedì, le borse asiatiche hanno registrato un ampio rialzo, con i trader che hanno reagito alla decisione della Federal Reserve di mantenere invariati i tassi d'interesse e attendevano segnali dalle imminenti negoziazioni commerciali tra Cina e Stati Uniti.

L'indice del dollaro è rimasto sostanzialmente stabile nel trading asiatico, mentre Goldman Sachs ha innalzato le previsioni di inflazione, in parte per tenere conto della debolezza del dollaro. Il prezzo dell'oro è sceso, mentre il petrolio ha registrato un leggero aumento dopo aver perso più di 1 dollaro nella sessione precedente.

L'indice Shanghai Composite della Cina è salito dello 0,3% a 3.352 punti, con le azioni del settore della difesa in forte aumento a causa delle crescenti tensioni tra India e Pakistan dopo l'attacco a Pahalgam. L'indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 22.775,92 punti, dopo aver rinunciato a parte dei guadagni iniziali in seguito ai tagli dei tassi d'interesse e altre misure adottate dalle autorità cinesi per sostenere l'economia in difficoltà.

I mercati giapponesi hanno registrato modesti guadagni, con le azioni legate ai chip che hanno seguito l'andamento positivo delle loro controparti americane. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,4% a 36.928,63, mentre l'indice Topix più ampio ha chiuso leggermente in rialzo a 2.698,72. Advantest è balzata del 3,7%, Tokyo Electron ha guadagnato poco più del 2% e Screen Holdings ha aggiunto l'1,4%.

NTT Data Group ha visto le sue azioni salire di quasi il 17% a seguito di un rapporto del Nikkei che indicava che il gigante delle telecomunicazioni Nippon Telegraph and Telephone prevede di lanciare un'offerta pubblica di acquisto fino a 3 trilioni di yen (circa 20 miliardi di dollari) per acquisire le restanti azioni della società.

Le azioni di Seoul sono leggermente aumentate, con il Kospi che è salito dello 0,2% a 2.579,48, segnando la terza sessione consecutiva di guadagni. Le azioni delle batterie e della vendita al dettaglio hanno trainato i guadagni, con LG Energy Solution che ha aggiunto l'1,6% e POSCO Future M che ha registrato un rialzo del 3,1%.

I mercati australiani hanno chiuso moderatamente in rialzo dopo una sessione altalenante. L'indice benchmark S&P/ASX 200 è salito dello 0,2% a 8.191,70, mentre l'indice All Ordinaries più ampio ha guadagnato lo 0,3%, chiudendo a 8.421,70. Le azioni di Transurban Group sono avanzate dell'1,7% dopo che l'operatore di strade a pedaggio ha annunciato un taglio di centinaia di posti di lavoro per "snellire" le operazioni. Tuttavia, il prestatore ANZ è sceso dell'1,9% dopo aver registrato utili in contanti stabili per il primo semestre e aver segnalato un riallineamento del mercato a causa dei cambiamenti nel commercio globale.

In Nuova Zelanda, l'indice benchmark S&P/NZX-50 è sceso dello 0,2% a 12.467,03.

Negli Stati Uniti, le azioni hanno registrato modesti guadagni dopo due giorni di perdite. Il Dow è salito dello 0,7%, l'S&P 500 ha aggiunto lo 0,4% e il Nasdaq Composite, ricco di tecnologia, è aumentato dello 0,3%, poiché la Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi d'interesse, come ampiamente previsto. Inoltre, sono emerse notizie secondo cui l'amministrazione Trump prevede di rivedere le restrizioni all'esportazione di chip per l'intelligenza artificiale.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, che ha ricevuto forti critiche da parte del presidente Trump per non aver abbassato i tassi, ha sottolineato che il mandato di risolvere le incertezze riguardanti dazi, inflazione e disoccupazione spetta alla Casa Bianca e che la banca centrale cambierà la sua politica solo quando ci sarà maggiore chiarezza sulla direzione dell'economia.