🟥 "Mercati asiatici in rialzo, Giappone in calo per l'ascendente yen"

Giorno: 2025-05-21 | Ora: 14:55:25 I mercati azionari asiatici hanno chiuso per lo più in rialzo, con l'eccezione del Giappone, influenzato dal rafforzamento dello yen e da dati di esportazione deludenti. L'oro è salito a un massimo di un mese e mezzo, mentre i mercati australiani sono aumentati dopo il taglio dei tassi. Negli USA, le azioni sono scese leggermente.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso per lo più in rialzo mercoledì, sebbene i mercati giapponesi abbiano registrato performance inferiori, influenzati dal rafforzamento dello yen a causa delle aspettative di un aumento dei tassi da parte della Banca del Giappone e da dati che mostrano un ulteriore rallentamento della crescita delle esportazioni giapponesi per il secondo mese consecutivo.
Il dollaro ha mostrato un leggero calo mentre gli investitori si preoccupavano delle prospettive fiscali ed economiche degli Stati Uniti. I prezzi del petrolio sono aumentati di oltre l'1% dopo notizie secondo cui Israele si sta preparando a colpire le strutture nucleari iraniane, un evento che potrebbe interrompere le forniture di petrolio.
Il prezzo dell'oro è salito a un massimo di un mese e mezzo, avvicinandosi ai 3.320 dollari per oncia, in un contesto di incertezze fiscali negli Stati Uniti, mentre il piano fiscale del presidente Donald Trump prosegue il suo cammino attraverso il Congresso. Le azioni cinesi hanno registrato guadagni modesti dopo che Morgan Stanley ha alzato la sua previsione per il PIL cinese al 4,5% per il 2025, citando il miglioramento delle tensioni commerciali.
L'indice di riferimento Shanghai Composite è salito dello 0,2% a 3.387,51, mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,6%, chiudendo a 23.827,78. I mercati giapponesi, invece, hanno chiuso in calo, con il Nikkei 225 che è sceso dello 0,6% a 37.298,98 e il Topix che ha registrato una perdita dello 0,2% a 2.732,88, influenzati da dati commerciali deboli e incertezze geopolitiche.
Le azioni di Tokio Marine Holdings sono scese del 2,6% dopo una previsione di utili deludente, mentre il gruppo Mizuho Financial è aumentato del 2,7% dopo aver annunciato la decisione di dismettere partecipazioni incrociate. A Seoul, i titoli sono aumentati bruscamente dopo due giorni di perdite, con il Kospi che è salito dello 0,9% a 2.625,58, grazie ai guadagni nel settore bio e in quello dell'industria pesante. In particolare, Samsung Biologics è aumentata del 7,1% e Hanwha Aerospace del 4,3%.
I mercati australiani hanno registrato un rialzo, guidati dalle banche, un giorno dopo che la Reserve Bank of Australia ha effettuato un taglio dei tassi ampiamente previsto. L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,5% a 8.386,80, raggiungendo il suo livello più alto in oltre tre mesi, mentre l'indice All Ordinaries ha chiuso anch'esso in aumento dello 0,5% a 8.611,70. In Nuova Zelanda, l'indice di riferimento S&P/NZX-50 ha guadagnato lo 0,5%, terminando a 12.703,10.
Negli Stati Uniti, le azioni sono scese leggermente durante la notte, con gli investitori che hanno abbandonato i titoli tecnologici dopo forti guadagni recenti. Il Dow Jones è sceso dello 0,3%, interrompendo tre sessioni consecutive di guadagni, sotto pressione dall'aumento dei rendimenti dei Treasury, mentre il presidente Trump ha intensificato la pressione sui repubblicani della Camera per approvare il suo piano di taglio delle tasse. Il Nasdaq Composite ha perso lo 0,4% e l'S&P 500 ha registrato un calo dello 0,4%, interrompendo una serie di sei giorni di rialzi.