🟥 "Mercati asiatici in calo: pesano le incertezze fiscali e commerciali"

Giorno: 22 maggio 2025 | Ora : 05:54:20 I mercati azionari asiatici mostrano un calo giovedì, influenzati dalle perdite di Wall Street e dall'aumento dei rendimenti dei titoli di stato legati a preoccupazioni fiscali negli USA. L'Australia registra un calo significativo, con l'indice S&P/ASX 200 sceso a 8.339,50. Anche il Giappone è in rosso con il Nikkei 225 a 36.967,13. In Corea del Sud il mercato cala dell'1,3%, mentre l'Indonesia guadagna lo 0,4%. Wall Street ha visto forti perdite, mentre in Europa i risultati sono misti. I prezzi del petrolio scendono per l'aumento delle scorte negli USA.
I mercati azionari asiatici stanno negoziando principalmente in calo giovedì, seguendo i segnali negativi provenienti da Wall Street durante la notte, in un contesto di aumenti dei rendimenti dei titoli di stato a causa delle preoccupazioni per l'impatto fiscale di una nuova legge fiscale negli Stati Uniti sul deficit del paese. Anche la mancanza di progressi chiari su nuovi accordi commerciali pesa sui mercati. Gli indici asiatici avevano chiuso per lo più in rialzo mercoledì.
Il mercato australiano sta registrando un calo significativo giovedì, invertendo i guadagni delle sessioni precedenti. L'indice di riferimento S&P/ASX 200 è sceso vicino al livello di 8.300, con debolezza in quasi tutti i settori, in particolare nel settore tecnologico. Gli unici segnali positivi provengono dalle aziende minerarie d'oro.
L'indice benchmark S&P/ASX 200 perde 47,30 punti o 0,56 percento, scendendo a 8.339,50, dopo aver toccato un minimo di 8.311,40. L'indice All Ordinaries è in calo di 47,10 punti o 0,55 percento a 8.564,60. Le azioni australiane avevano chiuso in rialzo mercoledì.
Nel mercato giapponese, la situazione è simile, con l'indice Nikkei 225 che continua a perdere terreno, scendendo sotto la soglia dei 37.000 punti e mostrando debolezza in vari settori, guidati dai big del mercato e dalle azioni tecnologiche. L'indice Nikkei 225 ha chiuso la mattinata a 36.967,13, in calo di 331,85 punti o 0,89 percento.
In Corea del Sud, il mercato è in calo dell'1,3 percento, mentre Nuova Zelanda, Hong Kong, Singapore, Malaysia e Taiwan registrano cali compresi tra lo 0,2 e lo 0,8 percento. L'Indonesia, al contrario, mostra un incremento dello 0,4 percento. La Cina è relativamente stabile.
Sui mercati di Wall Street, le azioni hanno mostrato un movimento sostanziale verso il basso durante le negoziazioni di mercoledì, con il Dow che è crollato di 816,80 punti o 1,9 percento. Anche gli indici S&P 500 e Nasdaq hanno subito forti perdite, chiudendo rispettivamente a -1,6 percento e -1,4 percento.
Nel mercato europeo, le performance sono state miste, con l'indice francese CAC 40 che è sceso dello 0,4 percento, mentre l'indice FTSE 100 del Regno Unito è aumentato dello 0,1 percento e il DAX tedesco ha registrato un incremento dello 0,4 percento. I prezzi del petrolio greggio hanno subito pressioni, scendendo a causa di un aumento inatteso delle scorte negli Stati Uniti.