🟥 (Market Recap)"Yen in calo nonostante l'aumento dei tassi: la Banca del Giappone resta cauta"
Giorno: 20 dicembre 2025 | Ora: 10:34 La Banca del Giappone ha aumentato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 0,75%, ma lo yen si è indebolito, con il cambio USDJPY che è salito a ¥156,40. Nonostante l'aumento, i tassi reali rimangono "significativamente negativi", mantenendo una politica monetaria accomodante. L'inflazione è sopra il 2% e il debito pubblico è elevato, limitando ulteriori aumenti aggressivi. Gli analisti prevedono che il prossimo aumento dei tassi sarà rinviato a metà del 2026, suggerendo un'atmosfera di cautela tra i trader.
Non ci sono sorprese in ciò che è accaduto: i trader rialzisti sullo yen non hanno ottenuto ciò che desideravano, e le indicazioni future si fanno più cautelose. La Banca del Giappone ha innalzato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 0,75%, il livello più alto dal 1995, esattamente come previsto e già scontato nel mercato. Tuttavia, anziché rafforzarsi, lo yen si è indebolito, con il cambio USDJPY che è salito di quasi l'1% verso ¥156,40. In sostanza, si è verificato il classico "comprate la voce, vendete il fatto".
La Banca del Giappone ha ribadito che i tassi di interesse reali rimangono "significativamente negativi", il che significa che la politica monetaria rimane accomodante nonostante l'aumento. In altre parole, il costo del denaro rimane basso, la liquidità è abbondante e i sostenitori dello yen non ricevono il segnale di inasprimento che speravano. Senza indicazioni più ferme su futuri aumenti dei tassi, il movimento appare più simbolico che strutturale.
Dal punto di vista macroeconomico, l'inflazione in Giappone è rimasta sopra il 2% per 44 mesi consecutivi, con l'indice dei prezzi al consumo di novembre fissato al 2,9%, sostenendo una graduale normalizzazione. Tuttavia, con un debito vicino al 230% del PIL, la Banca del Giappone non può permettersi di aumentare i tassi in modo aggressivo senza rischiare stress fiscale. Gli analisti ora prevedono che il prossimo aumento dei tassi sia rinviato a metà del 2026, dando così tempo ai trader di carry per rimanere tranquilli.