🟥 (Market Recap)"Wall Street crolla: pesanti perdite per i principali indici e preoccupazioni per i dazi"

🟥 (Market Recap)"Wall Street crolla: pesanti perdite per i principali indici e preoccupazioni per i dazi"

Giorno: 2025-08-01 | Ora: 17:37:56 Le borse USA hanno subito forti perdite venerdì, con il Nasdaq in calo del 2,1%, l'S&P 500 dell'1,6% e il Dow dell'1,3%. Il sell-off è alimentato da preoccupazioni per i dazi tariffari imposti da Trump e da un rapporto del Dipartimento del Lavoro che ha segnalato una crescita occupazionale debole. I mercati esteri hanno seguito la tendenza al ribasso, mentre i titoli di stato hanno visto un aumento dei prezzi.


Le borse hanno registrato un forte calo durante le contrattazioni di venerdì, ampliando il significativo ribasso osservato nella sessione precedente. Tutti i principali indici hanno mostrato movimenti notevoli al ribasso, con il Nasdaq e l'S&P 500 che si sono allontanati dai massimi intraday record di ieri.

Attualmente, i principali indici sono al di sopra dei loro livelli peggiori ma continuano a registrare forti perdite. Il Nasdaq è in calo di 435,64 punti, pari al 2,1%, a 20.686,80, l'S&P 500 ha perso 98,14 punti, ovvero l'1,6%, arrivando a 6.241,25, e il Dow è sceso di 570,85 punti, corrispondenti all'1,3%, a 43.560,13.

Il sell-off a Wall Street avviene in un contesto di preoccupazioni riguardo all'impatto economico dei dazi imposti dal presidente Donald Trump, poiché la Casa Bianca ha annunciato nuove aliquote tariffarie su decine di paesi. I nuovi dazi variano dal 10% fino al 41%, e la Casa Bianca ha dichiarato che una tassa del 40% sarà imposta sui beni che sono stati riesportati per eludere le tasse applicabili.

Secondo Russ Mould, direttore degli investimenti di AJ Bell, "gli investitori sono stati colti di sorpresa, avendo precedentemente sperato che Trump avrebbe rinviato i nuovi livelli tariffari in attesa di ulteriori negoziazioni con i partner commerciali stranieri." Ha aggiunto che la situazione richiederà agli investitori di spendere tempo per comprendere cosa significhi per le aziende nei loro portafogli.

Un sentimento negativo è stato alimentato anche dalla reazione a un rapporto del Dipartimento del Lavoro che ha mostrato una crescita occupazionale molto più debole del previsto nel mese di luglio. Il Dipartimento ha dichiarato che l'occupazione non agricola è aumentata di 73.000 posti di lavoro, mentre gli economisti si aspettavano un incremento di 110.000 posti. Inoltre, ci sono state revisioni al ribasso significative per la crescita occupazionale di maggio e giugno, con un aumento combinato di 258.000 posti in meno rispetto a quanto precedentemente riportato.

Un forte calo delle azioni di Amazon ha pesato su Wall Street, con il gigante dell'e-commerce che è sceso del 7,7% dopo aver riportato risultati del secondo trimestre migliori del previsto, ma con previsioni deludenti sui profitti operativi per il trimestre attuale.

I titoli delle compagnie aeree stanno registrando alcune delle performance peggiori del mercato, con l'indice NYSE Arca Airline che è crollato del 4,4%. Anche i titoli dei servizi petroliferi mostrano una debolezza sostanziale in seguito a un forte calo del prezzo del petrolio, come evidenziato dalla flessione del 4,1% dell'indice Philadelphia Oil Service. Anche i settori hardware, retail e bancario stanno mostrando una debolezza significativa, mentre i titoli farmaceutici e dell'oro sembrano resistere al ribasso.

Nei mercati esteri, le borse dei paesi dell'Asia-Pacifico si sono mosse per lo più al ribasso. L'indice Nikkei 225 del Giappone è sceso dello 0,7%, mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong ha registrato un calo dell'1,1%. Anche i principali mercati europei hanno mostrato significativi movimenti al ribasso, con l'indice CAC 40 francese in calo del 3,0%, il DAX tedesco in discesa del 2,4% e l'indice FTSE 100 del Regno Unito in calo dello 0,9%.

Nei mercati obbligazionari, i titoli di stato hanno registrato un forte aumento in risposta ai dati occupazionali più deboli del previsto. Di conseguenza, il rendimento del benchmark dei titoli decennali, che si muove in direzione opposta rispetto al suo prezzo, è sceso di 10,7 punti base, attestandosi al 4,253%.