🟥 (Market Recap)"Oro in risalita verso i 4.000 dollari grazie alla domanda delle banche centrali"
Giorno: 30 ottobre 2025 | Ora: 16:47 Giovedì, i prezzi dell'oro hanno iniziato a salire verso i 4.000 dollari all'oncia, interrompendo un calo di quattro giorni grazie alla forte domanda delle banche centrali. Nel terzo trimestre, queste hanno acquistato circa 220 tonnellate, un incremento del 28% rispetto al trimestre precedente, con il Kazakistan come principale acquirente e il Brasile che ha acquistato oro dopo oltre quattro anni. Tuttavia, la tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina ha limitato ulteriori guadagni, mentre la Fed ha indicato che un taglio dei tassi a dicembre non è garantito, mantenendo forte il dollaro e influenzando negativamente il potenziale rialzo dell'oro.
Giovedì, i prezzi dell'oro sono saliti verso i 4.000 dollari all'oncia, interrompendo un calo di quattro giorni grazie alla forte domanda da parte delle banche centrali, che ha continuato a sostenere il mercato.
Secondo il World Gold Council, le banche centrali a livello globale hanno acquistato circa 220 tonnellate nel terzo trimestre, con un aumento del 28% rispetto al trimestre precedente, invertendo una precedente fase di rallentamento. Il Kazakistan è rimasto il maggiore acquirente, mentre il Brasile ha acquistato oro per la prima volta in oltre quattro anni.
Tuttavia, a limitare ulteriori guadagni, gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato una tregua commerciale, sotto la quale il presidente Trump ha annunciato un accordo di un anno su terre rare e minerali critici, riducendo le tariffe sul fentanyl al 10%, con Pechino che ha accettato di ridurre la produzione di fentanyl e riprendere gli acquisti di soia statunitense.
Nel frattempo, il presidente della Fed, Powell, ha avvertito che un ulteriore taglio dei tassi a dicembre non è garantito, mantenendo forte il dollaro. La BCE ha lasciato i tassi invariati ma ha segnalato che non inizierà ad allentare la politica monetaria fino all'inizio del 2026, aggiungendo un contrasto moderatamente restrittivo rispetto alla Fed e limitando il potenziale rialzo dell'oro.