🟥 (Market Recap)"Novembre inizia con cali per l'EURUSD: il dollaro forte e l'incertezza dominano i mercati"

🟥 (Market Recap)"Novembre inizia con cali per l'EURUSD: il dollaro forte e l'incertezza dominano i mercati"

Giorno: 2025-11-03 | Ora: 14:17:20 Inizio di novembre tranquillo per l'EURUSD, che ha registrato un calo dello 0,2% all'apertura di lunedì, scambiandosi tra 1,15 e 1,1520 dollari. La forza del dollaro continua a influenzare il mercato, con volumi di scambio leggeri a causa di un blackout informativo. Ottobre è stato difficile per l'euro, con una perdita dell'1,7%, ma rimane in aumento dell'11% dall'inizio dell'anno. La chiusura del governo USA potrebbe ritardare il rapporto sui nonfarm payrolls, lasciando i mercati in attesa di comunicazioni dalle banche centrali. I prossimi riferimenti chiave includono il CPI USA e l'inflazione nell'Eurozona, che potrebbero influenzare le politiche monetarie.


Un inizio tranquillo per novembre si è manifestato con il cambio EURUSD che ha registrato un calo dello 0,2% all'inizio di lunedì, scambiandosi tra 1,15 e 1,1520 dollari. La forza del dollaro continua a sostenere questi movimenti, anche se i volumi rimangono piuttosto leggeri, poiché i trader cercano rifugio nel dollaro verde a causa dell'attuale blackout informativo. Ottobre è stato un mese difficile per l'euro, con una perdita dell'1,7%, ma nel complesso, l'euro è ancora in aumento dell'11% dall'inizio dell'anno, sostenuto da una più ampia ondata di de-dollarizzazione globale e un cauto ottimismo. Tuttavia, il calo di lunedì segna la quarta perdita giornaliera consecutiva, indicando che il sentiment è rimasto difensivo in vista di una settimana povera di dati.

Il rapporto sui nonfarm payrolls, che di solito rappresenta il punto focale del primo venerdì di ogni mese, potrebbe non essere disponibile questa volta a causa della chiusura del governo degli Stati Uniti, a meno che il Congresso non riesca a trovare un accordo dell'ultimo minuto per riaprire. Senza i dati sui salari, la direzione del mercato dipenderà dalle comunicazioni delle banche centrali, dai movimenti obbligazionari e dall'appetito per il rischio, che ultimamente non hanno fornito molta chiarezza. In sintesi, senza dati sui posti di lavoro, mancheranno forti catalizzatori, e ci si aspetta una continua lateralità e congetture nei mercati.

I prossimi punti di riferimento importanti includono il rapporto CPI degli Stati Uniti previsto per metà novembre, sempre che non venga ritardato dalla paralisi politica. Questo sarà un indicatore cruciale per la prossima decisione sui tassi della Federal Reserve a dicembre. Nel frattempo, l'inflazione nell'Eurozona, programmata per il 19 novembre, potrebbe offrire un segnale significativo per l'euro, soprattutto se confermerà segni di un raffreddamento dei prezzi che potrebbero spingere la BCE verso un linguaggio più accomodante. Fino ad allora, i trader saranno focalizzati su livelli tecnici; una rottura decisa al di sotto di 1,15 potrebbe aprire la strada a un ritracciamento più profondo, mentre qualsiasi segnale di progresso governativo negli Stati Uniti potrebbe riportare alcuni compratori di euro sul mercato.