🟥 (Market Recap)"Mercati in ribasso: il settore tecnologico sotto pressione nonostante gli investimenti nell'AI"

🟥 (Market Recap)"Mercati in ribasso: il settore tecnologico sotto pressione nonostante gli investimenti nell'AI"

Giorno: 2025-09-24 | Ora: 19:27:26 Le azioni statunitensi hanno registrato un calo mercoledì, estendendo la flessione già in atto, con l'S&P 500 e il Dow in ribasso di circa lo 0,3% e il Nasdaq 100 dello 0,4%. Il settore tecnologico è stato particolarmente colpito, con perdite significative per aziende dell'AI come Nvidia (-1,5%), Oracle (-4%) e Palantir (-2,5%). Anche Micron ha visto un calo del 4% nonostante risultati sugli utili migliori del previsto. Questo avviene mentre gli investitori riflettono sui commenti del presidente della Fed, Powell, riguardo ai rischi nel mercato del lavoro e all'inflazione, e sulle valutazioni elevate delle azioni.


Le azioni statunitensi hanno annullato i guadagni iniziali per scambiare in ribasso mercoledì, estendendo il ritiro dalla sessione precedente sotto ulteriore pressione nel settore tecnologico, mentre i mercati valutavano le prospettive di rendimento sugli investimenti significativi nell'intelligenza artificiale.

L'S&P 500 e il Dow erano entrambi in calo di circa lo 0,3%, mentre il Nasdaq 100 mostrava un ribasso dello 0,4%.

Le aziende del settore AI, sia tra i produttori di hardware che di software, hanno registrato forti perdite poiché gli investitori continuano a valutare la sostenibilità del rally dell'AI di quest'anno. Nvidia è scesa dell'1,5%, mentre Oracle ha subito un calo del 4% e Palantir ha registrato un ribasso del 2,5%.

Questo avviene nonostante l'annuncio di Alibaba di aumentare la spesa per l'AI oltre i 50 miliardi di dollari inizialmente promessi, il che ha fatto salire le sue ricevute di deposito del 9%.

Inoltre, Micron è scesa del 4% nonostante abbia riportato risultati sugli utili migliori del previsto.

Nel frattempo, gli investitori continuano a esaminare i commenti del presidente della Fed, Powell, che ha sottolineato i rischi persistenti nel mercato del lavoro e nell'inflazione, avvertendo che le valutazioni azionarie rimangono elevate.