🟥 (Market Recap)"Mercati asiatici misti: tecnologia sotto pressione e attesa per la Fed"

🟥 (Market Recap)"Mercati asiatici misti: tecnologia sotto pressione e attesa per la Fed"

Giorno: 20 agosto 2025 | Ora: 11:05 I mercati asiatici hanno chiuso in modo misto, con investitori che incassano profitti nel settore tecnologico a causa di preoccupazioni sulle valutazioni e potenziali interventi del governo USA nei produttori di chip. Il prezzo dell'oro è rimasto vicino a un minimo di tre settimane, mentre il dollaro ha guadagnato terreno. L'indice Shanghai Composite è salito dell'1,04%, sostenuto dalla stabilità dei tassi di prestito, mentre il Nikkei ha perso l'1,51%. I mercati giapponesi e sudcoreani hanno registrato ribassi, influenzati da perdite nei titoli tecnologici. Negli Stati Uniti, i titoli tecnologici hanno chiuso in ribasso.


I mercati asiatici hanno chiuso in modo misto mercoledì, mentre gli investitori hanno incassato profitti nel settore tecnologico a causa di preoccupazioni sulle valutazioni e rapporti riguardanti potenziali partecipazioni azionarie del governo degli Stati Uniti in importanti produttori di chip. Si è prestata attenzione anche ai colloqui di pace in Ucraina e si attendeva il discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, a Jackson Hole per ulteriori chiarimenti sui tagli dei tassi di settembre.

Il prezzo dell'oro ha oscillato vicino a un minimo di tre settimane durante le negoziazioni asiatiche, mentre il dollaro ha continuato a guadagnare terreno per il terzo giorno consecutivo, raggiungendo un massimo di oltre una settimana in attesa della pubblicazione dei verbali della riunione di luglio della Fed. I prezzi del petrolio sono aumentati leggermente dopo aver chiuso in ribasso nella sessione precedente.

L'indice Shanghai Composite della Cina è salito dell'1,04% a 3.766,21 punti, poiché la Banca Popolare Cinese ha mantenuto il tasso di prestito di riferimento invariato, come previsto, nonostante i recenti dati economici deboli. L'indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in rialzo dello 0,17% a 25.165,94 punti, recuperando le perdite iniziali dopo che l'amministrazione Trump ha annunciato di voler mirare a ulteriori importazioni di beni cinesi per presunti abusi dei diritti umani nei confronti degli Uiguri.

I mercati giapponesi hanno subito un forte ribasso, estendendo le perdite per il secondo giorno consecutivo, mentre le aziende legate ai chip sono state colpite da pressioni di vendita a causa di timori riguardo all'intervento del governo nel settore dei semiconduttori. I dati hanno mostrato che le esportazioni giapponesi hanno subito la loro maggiore flessione in oltre quattro anni a luglio, mentre gli ordini di macchinari core hanno registrato un aumento del 3% a giugno rispetto al mese precedente. L'indice Nikkei ha perso l'1,51% a 42.888,55, mentre l'indice Topix ha chiuso in calo dello 0,57% a 3.098,91.

I titoli di Seoul hanno chiuso in ribasso per la terza sessione consecutiva, seguendo le perdite dei grandi nomi tecnologici statunitensi. L'indice Kospi ha ceduto lo 0,68% chiudendo a 3.130,09. Naver, LG Energy Solution e SK Hynix hanno registrato perdite tra il 2% e il 3%. I mercati australiani hanno chiuso leggermente in rialzo, recuperando le perdite iniziali, con l'indice S&P/ASX 200 in aumento dello 0,25% a 8.918, mentre il più ampio indice All Ordinaries ha chiuso marginalmente più alto a 9.177,40.

I minerari hanno registrato un calo a causa del ribasso dei prezzi del minerale di ferro, mentre la società di materiali da costruzione James Hardie ha subito un crollo di quasi il 28% a causa di risultati trimestrali deludenti. In Nuova Zelanda, l'indice S&P/NZX-50 ha guadagnato l'1,10% a 13.071,30 punti, grazie a un ulteriore taglio dei tassi da parte della Riserva della Nuova Zelanda.

Negli Stati Uniti, le azioni hanno chiuso per lo più in ribasso, con i titoli tecnologici sotto pressione di vendita a causa di timori che l'eccessivo ottimismo riguardo all'intelligenza artificiale potesse essere esagerato. Il Nasdaq Composite, particolarmente pesante nel settore tecnologico, ha perso l'1,5%, mentre l'S&P 500 ha registrato un calo dello 0,6%. Il Dow Jones ha chiuso leggermente in rialzo, sostenuto dalla conferma di Home Depot riguardo alle sue previsioni e al miglioramento della domanda.