🟥 (Market Recap)"Mercati asiatici misti: Cina in crescita nonostante le minacce di Trump"

🟥 (Market Recap)"Mercati asiatici misti: Cina in crescita nonostante le minacce di Trump"

Giorno: 14 luglio 2025 | Ora: 10:58:08 I mercati asiatici hanno chiuso in modo misto, nonostante le minacce tariffarie di Trump. La crescita delle esportazioni cinesi ha limitato le perdite, con l'indice Shanghai in aumento dello 0,27%. I mercati giapponesi sono calati, mentre quelli di Seoul hanno visto un aumento. Prezzi dell'oro e petrolio in rialzo.


I mercati asiatici hanno chiuso in modo misto lunedì, nonostante l'intensificazione della guerra commerciale da parte del presidente statunitense Donald Trump, che ha minacciato tariffe del 30% sull'Unione Europea e il Messico. Tuttavia, la crescita delle esportazioni della Cina ha superato le aspettative a giugno, contribuendo a limitare le perdite regionali, se presenti.

Il dollaro ha mantenuto una stabilità durante le negoziazioni asiatiche e il prezzo dell'oro è salito oltre i 3.370 dollari l'oncia, mentre i prezzi del petrolio sono aumentati di oltre l'1% in vista delle sanzioni statunitensi attese contro la Russia, che potrebbero influenzare le forniture globali.

Il indice Shanghai Composite della Cina è aumentato dello 0,27% a 3.519,65 punti, supportato da dati doganali che mostrano un incremento delle esportazioni cinesi del 5,8% a giugno rispetto all'anno precedente, in termini di dollari statunitensi. Le importazioni sono cresciute dell'1,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, segnando il primo aumento di quest'anno.

Inoltre, le esportazioni di terre rare dalla Cina sono aumentate del 60,3% a giugno rispetto all'anno precedente, suggerendo un forte interesse da parte degli acquirenti globali per questi materiali utilizzati nella produzione di magneti potenti. L'indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,26% a 24.203,32 punti in attesa dei dati sulle vendite al dettaglio, produzione industriale e PIL della Cina in arrivo martedì.

I mercati giapponesi hanno chiuso leggermente in calo, influenzati dall'incertezza delle trattative commerciali non risolte con gli Stati Uniti e dalle preoccupazioni per le prossime elezioni interne. L'indice Nikkei ha perso lo 0,28% a 39.459,62 punti, prolungando le perdite per la terza sessione consecutiva.

I mercati di Seoul hanno registrato un notevole aumento, con le azioni dei beni di consumo e dei rivenditori che sono aumentate in vista della distribuzione pianificata di sussidi governativi. L'indice Kospi è aumentato dello 0,83% a 3.202,03 punti, superando per la prima volta in quasi quattro anni la soglia dei 3.200 punti.

I mercati australiani hanno terminato leggermente in calo, con il settore industriale, il consumo discrezionale e le utility che hanno guidato le perdite a causa delle minacce tariffarie di Trump. L'indice di riferimento S&P/ASX 200 è sceso dello 0,11% a 8.570,40 punti, mentre l'indice All Ordinaries è rimasto sostanzialmente invariato a 8.815,30 punti.

In Nuova Zelanda, l'indice di riferimento S&P/NZX-50 ha chiuso sostanzialmente invariato a 12.678,69 punti dopo che il settore dei servizi del paese ha mostrato un lieve miglioramento a giugno. Le azioni statunitensi, invece, hanno registrato un ritiro dai massimi record venerdì, dopo che Trump ha minacciato una tariffa del 35% sulle importazioni canadesi a partire dal 1° agosto, avvertendo anche di una tariffa generale del 15-20% sui principali partner commerciali. Il Dow è sceso dello 0,6%, il Nasdaq Composite ha perso lo 0,2% e l'S&P 500 ha ceduto lo 0,3%.