🟥 (Market Recap)"Mercati asiatici in rialzo dopo gli accordi commerciali di Trump"

Giorno: 2025-07-23 | Ora: 11:26:16 Le borse asiatiche hanno chiuso per lo più in rialzo dopo che Trump ha annunciato accordi commerciali con Giappone e Filippine, riducendo le preoccupazioni sui dazi. Il Giappone investirà 550 miliardi di dollari negli USA, mentre le Filippine apriranno il mercato ai beni americani. I mercati giapponesi hanno registrato un rally, mentre in Australia i titoli minerari hanno raggiunto massimi plurimensili. Le azioni statunitensi hanno chiuso miste.
Le borse asiatiche hanno chiuso per lo più in rialzo mercoledì, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato accordi commerciali con Giappone e Filippine, attenuando le preoccupazioni riguardanti la guerra dei dazi.
Il "più grande accordo commerciale" mai stipulato dagli Stati Uniti con il Giappone prevede un dazio del 15% sulle esportazioni giapponesi e include un impegno da parte di Tokyo di investire 550 miliardi di dollari negli Stati Uniti e di aprire i suoi mercati a veicoli americani, riso e altri prodotti agricoli.
Trump ha affermato che gli Stati Uniti riceveranno il 90% dei profitti derivanti dall'accordo e che il patto potrebbe generare centinaia di migliaia di posti di lavoro americani.
Secondo Trump, il nuovo accordo commerciale con le Filippine trasformerebbe il paese in un mercato aperto senza dazi sui beni americani, ma con Manila che pagherebbe un'imposta del 19%.
L'annuncio di questi accordi commerciali ha alimentato aspettative di ulteriori intese commerciali in vista della scadenza del 1° agosto.
Gli investitori hanno anche accolto con favore i commenti del segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, che ha espresso sostegno per il presidente della Fed, Jerome Powell.
Bessent ha dichiarato che non c'è motivo per Powell di dimettersi prima della scadenza del suo mandato a maggio, ma ha la possibilità di consolidare il suo lascito riformando le funzioni non monetarie della Fed.
Lo yen ha toccato un massimo di due settimane rispetto al dollaro in seguito all'annuncio dell'accordo commerciale con il Giappone.
Il prezzo dell'oro è sceso da un massimo di cinque settimane, mentre il petrolio è aumentato in seguito a dati industriali che indicano una forte domanda negli Stati Uniti.
Il Shanghai Composite della Cina ha chiuso leggermente in rialzo a 3.582,30 dopo che sono emerse notizie che gli Stati Uniti e la Cina si incontreranno a Stoccolma la prossima settimana per discutere l'estensione della tregua tariffaria.
L'indice Hang Seng di Hong Kong è salito dell'1,62% a 25.538,07, estendendo i guadagni per la quarta sessione consecutiva.
I mercati giapponesi hanno registrato un rally, con i produttori di automobili in forte aumento grazie alla riduzione delle tasse sulle importazioni negli Stati Uniti. L'indice Nikkei è salito del 3,51% a 41.171,32, raggiungendo un massimo annuale.
L'indice Topix più ampio è aumentato del 3,18% a 2.926,38. Nissan Motor, Honda Motor, Toyota e Mitsubishi Motors hanno visto aumenti tra l'8 e il 14%.
I rendimenti dei titoli di stato giapponesi a lungo termine sono aumentati, con il rendimento a 10 anni che ha toccato il livello più alto dal 2008 al 1,6%, in seguito a speculazioni che la Banca del Giappone riprenderà ad aumentare i tassi di interesse a causa della minore incertezza economica.
Inoltre, i rapporti dei media suggerivano che il primo ministro in difficoltà, Shigeru Ishiba, si stesse preparando a dimettersi in risposta ai risultati delle elezioni del fine settimana.
Le azioni di Seul hanno registrato guadagni modesti in un clima di cautela in attesa dei colloqui dell'ultimo minuto con gli Stati Uniti sul suo ampio piano tariffario. L'indice Kospi è aumentato dello 0,44% a 3.183,77, con i titoli tecnologici in rialzo in vista dei risultati degli utili delle cosiddette aziende Magnifiche Sette.
I mercati australiani hanno chiuso in rialzo, con i titoli minerari ed energetici che hanno raggiunto massimi plurimensili. L'indice di riferimento S&P/ASX 200 è aumentato dello 0,9% a 8.737,20, rimanendo a pochi punti da un massimo storico.
L'indice All Ordinaries più ampio è salito dello 0,67% a 9.001,40. Woodside Energy è aumentato dell'1,5% dopo aver superato le previsioni di vendita trimestrali.
In Nuova Zelanda, l'indice di riferimento S&P/NZX-50 ha chiuso in calo dello 0,31% a 12.794,06, estendendo le perdite per la seconda sessione consecutiva.
Le azioni statunitensi hanno chiuso misto durante la notte, mentre gli investitori reagivano a una serie di risultati aziendali e a nuovi sviluppi commerciali. Il Nasdaq Composite, ricco di tecnologie, è sceso dello 0,4%, mentre l'S&P 500 è aumentato leggermente e il Dow ha guadagnato lo 0,4%.