🟥 (Market Recap)"Mercati Asiatici in Calo: Attesa per Dati Economici Cruciali"

Giorno: 2025-08-26 | Ora: 05:32:27 Martedì, i mercati azionari asiatici sono in calo, influenzati dai segnali negativi di Wall Street e dalla cautela degli investitori in attesa di importanti dati economici statunitensi. In Australia, l'indice S&P/ASX 200 perde 25,70 punti, con debolezza nei settori minerario e bancario. Il mercato giapponese, dopo due giorni di guadagni, registra un forte ribasso con il Nikkei 225 che scende di 453,29 punti, colpito da perdite nei settori delle esportazioni e finanziario. Anche i mercati di Cina, Hong Kong e altri paesi asiatici sono in calo. Nel frattempo, il prezzo del petrolio aumenta a causa di preoccupazioni sulle sanzioni russe.
Martedì, i mercati azionari asiatici stanno principalmente registrando un calo, seguendo i segnali negativi di Wall Street. Gli investitori stanno cercando di incassare i recenti guadagni e restano cauti in vista della pubblicazione di dati economici statunitensi chiave, tra cui il PIL del secondo trimestre e le letture preferite dalla Fed sui prezzi al consumo.
In Australia, il mercato azionario sta scambiando modestamente al ribasso, con l'indice S&P/ASX 200 che perde 25,70 punti, attestandosi a 8.946,70. I settori minerari mostrano debolezza, mentre i titoli legati al petrolio mostrano un andamento misto. Le azioni delle grandi banche evidenziano movimenti contrastanti, con ANZ e Westpac in calo, mentre National Australia Bank e Commonwealth Bank sono in leggero rialzo.
Il mercato giapponese, dopo due giorni di guadagni, sta subendo un notevole ribasso. L'indice Nikkei 225 è sceso di 453,29 punti, fermandosi a 42.354,53, con perdite diffuse tra i titoli di peso, in particolare nel settore delle esportazioni e finanziario. SoftBank e Fast Retailing mostrano un calo di quasi il 2% ciascuno, mentre Nissan Motor registra una caduta superiore al 6%.
Nel resto dell'Asia, i mercati di Cina, Hong Kong, Singapore, Corea del Sud, Malesia, Taiwan e Indonesia sono tutti in calo tra lo 0,1 e l'1,0%. I mercati europei hanno seguito la stessa tendenza, con il CAC 40 francese che è sceso dell'1,5% e il DAX tedesco che ha registrato una diminuzione dello 0,4%.
Infine, il prezzo del petrolio ha visto un incremento, con il West Texas Intermediate che è aumentato di 1,20 dollari a 64,86 dollari al barile, a causa di preoccupazioni relative alle sanzioni occidentali sulle esportazioni di petrolio russo.