🟥 (Market Recap)"Intel in ripresa: SoftBank investe 2 miliardi e il governo USA potrebbe entrare in gioco"

Giorno: 2025-08-19 | Ora: 10:27 Le azioni di Intel sono aumentate del 5% dopo l'annuncio che SoftBank investirà 2 miliardi di dollari nella compagnia. Questo investimento è considerato un segnale di fiducia, soprattutto in vista di un possibile acquisto di partecipazione da parte dell'amministrazione Trump. Il CEO di SoftBank, Masayoshi Son, ha definito l'investimento una "scommessa strategica" sulla produzione di semiconduttori negli Stati Uniti. Nonostante ciò, Intel ha faticato a competere con rivali come Nvidia e Qualcomm e le sue azioni sono diminuite del 52% negli ultimi cinque anni, sollevando dubbi sulla sua capacità di riprendersi e investire in modo sufficiente per rimanere competitiva.
Le azioni di Intel hanno registrato un incremento del 5% nel pre-mercato di martedì, grazie all'annuncio che il gigante tecnologico giapponese SoftBank investirà 2 miliardi di dollari nella compagnia statunitense in difficoltà. Questo investimento è visto come un segnale di fiducia, specialmente in un momento in cui si parla di un possibile acquisto di una partecipazione da parte dell'amministrazione Trump, rendendo il governo degli Stati Uniti un azionista di Intel.
Il CEO di SoftBank, Masayoshi Son, ha descritto l'investimento come una "scommessa strategica" sulla produzione di semiconduttori negli Stati Uniti, evidenziando il ruolo cruciale di Intel nell'espansione dell'offerta domestica di chip. Tuttavia, nonostante i miliardi in sussidi ricevuti, Intel ha faticato a riconquistare terreno contro rivali come Nvidia e Qualcomm, che continuano a dominare nel design di chip all'avanguardia.
Attualmente, Intel è in trattative con l'amministrazione Trump per un possibile stake del 10%, che potrebbe tradurre parte dei 7,9 miliardi di dollari in sussidi previsti dalla Chips Act in equità. Questo approccio allineerebbe i fondi governativi direttamente con il successo futuro di Intel, rappresentando un'opportunità sia economica che politica per rafforzare la sovranità dei chip negli Stati Uniti.
Nonostante l'iniezione di capitale da SoftBank e la potenziale partecipazione del governo, le azioni di Intel sono ancora scese del 52% negli ultimi cinque anni, sollevando dubbi sulla capacità della compagnia di colmare il divario di esecuzione. L'investimento è, infatti, relativamente piccolo rispetto alle enormi necessità di spesa di Intel, che prevede investimenti di decine di miliardi per rimanere competitiva contro TSMC e Samsung.