🟥 (Market Recap)"Futures USA in calo: preoccupazioni su prestiti problematici e tensioni commerciali"

🟥 (Market Recap)"Futures USA in calo: preoccupazioni su prestiti problematici e tensioni commerciali"

Giorno: 17 ottobre 2025 | Ora: 02:46:17 Venerdì, i futures azionari statunitensi hanno registrato un lieve calo, influenzati dalle preoccupazioni sui prestiti problematici nelle banche regionali. Giovedì, il Dow Jones è sceso dello 0,65%, l'S&P 500 dello 0,63% e il Nasdaq Composite dello 0,47%, con dieci dei 11 settori dell'S&P in ribasso, guidati dal settore finanziario. Le rivelazioni di Zions Bancorporation e Western Alliance hanno accresciuto i timori per un possibile stress nel mercato del credito. Gli investitori attendono i risultati finanziari di altre banche regionali. Inoltre, i mercati sono turbati dalla guerra commerciale USA-Cina e dalla chiusura del governo.


Venerdì, i futures azionari statunitensi hanno mostrato un leggero calo a causa delle preoccupazioni riguardanti i prestiti problematici nelle banche regionali, che hanno influito negativamente sul sentiment del mercato.

Giovedì, il Dow Jones ha registrato una diminuzione dello 0,65%, mentre l'S&P 500 è sceso dello 0,63% e il Nasdaq Composite ha perso lo 0,47%. Dieci dei 11 settori dell'S&P hanno chiuso in ribasso, con il settore finanziario che ha guidato le perdite.

Questa debolezza è seguita alle rivelazioni da parte di Zions Bancorporation e Western Alliance riguardo prestiti problematici, aumentando le paure di un possibile stress più ampio nel mercato del credito. Gli investitori ora attendono i risultati finanziari di altri istituti di credito regionali, tra cui Comerica e Fifth Third.

Nel frattempo, i mercati rimangono inquieti a causa della prolungata guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e della continua chiusura del governo statunitense. Wall Street ha vissuto forti oscillazioni questa settimana, dopo il crollo di venerdì scorso provocato dalle nuove minacce tariffarie del presidente Donald Trump sulla Cina, con l'S&P 500 che ha guadagnato fino al 2,6% prima di cedere più della metà dei guadagni.