🟥 (Market Recap)"Argento in calo a 65,8 dollari: inflazione USA e tensioni geopolitiche influenzano il mercato"
Giorno: 19 dicembre 2025 | Ora: 19:45:47 Il prezzo dell'argento è sceso a 65,8 dollari l'oncia dopo aver raggiunto un massimo storico di 66,175 dollari. Gli investitori hanno reagito a dati sull'inflazione negli Stati Uniti, che sono risultati più deboli del previsto, con il CPI core che ha registrato l'aumento annuale più lento dal 2021. Si prevede che la Federal Reserve possa continuare a ridurre i tassi di interesse, con possibilità di un taglio a gennaio e interventi entro aprile. La domanda di argento è aumentata a causa di rischi geopolitici, in particolare attorno al Venezuela. Quest'anno, l'argento ha guadagnato circa il 130%, il miglior risultato dal 1979, e si prevede che i deficit di mercato persistano fino al 2026.
Il prezzo dell'argento è sceso a 65,8 dollari l'oncia, dopo un incremento del 3,8% che aveva portato il metallo prezioso a un nuovo massimo storico di 66,175 dollari nella sessione precedente. Gli investitori hanno reagito ai dati sull'inflazione negli Stati Uniti, risultati più deboli del previsto.
Il CPI core è aumentato al ritmo annuale più lento dal inizio del 2021, rafforzando le aspettative che la Federal Reserve possa continuare a ridurre i tassi di interesse il prossimo anno. I mercati stanno scontando circa il 25% di possibilità di un taglio a gennaio e quasi totalmente si aspettano un intervento entro aprile.
I rischi geopolitici hanno inoltre aumentato la domanda, con le tensioni che sono aumentate attorno al Venezuela, dopo che gli Stati Uniti hanno ordinato un blocco di petroliere sanzionate.
Quest'anno, l'argento ha registrato un aumento di circa il 130%, il guadagno annuale più forte dal 1979, spinto da una stretta nell'offerta. Si prevede che i deficit di mercato persistano fino al 2026, alimentati dalla ripresa della domanda industriale, dalla continua forza nelle applicazioni solari e da una modesta crescita dell'offerta.