🟥 "L'inflazione nell'Eurozona: prezzi al consumo sopra le attese, BCE pronta a nuovi tagli sui tassi"

🟥 "L'inflazione nell'Eurozona: prezzi al consumo sopra le attese, BCE pronta a nuovi tagli sui tassi"

Giorno: 2025-05-05 | Ora: 10:55:21 L'inflazione nell'Eurozona ad aprile è rimasta sopra l'obiettivo BCE al 2,2%, con preoccupazioni per la crescita a causa di tariffe USA e incertezze globali. L'inflazione di base ha accelerato al 2,7%, mentre si prevede un'inflazione media superiore al 2% per quest'anno. L'euro si è rafforzato, riducendo l'inflazione, e l'afflusso di beni dalla Cina potrebbe abbassare i prezzi per i consumatori europei.


L'inflazione dei prezzi al consumo nell'Eurozona è rimasta leggermente sopra l'obiettivo della Banca Centrale Europea (BCE) ad aprile, aprendo la strada a ulteriori tagli dei tassi d'interesse mentre i responsabili delle politiche economiche prevedono un impatto negativo sulla crescita a causa dell'aumento delle tariffe statunitensi e dell'incertezza crescente. I dati mostrano che i prezzi al consumo sono aumentati del 2,2% rispetto all'anno precedente, mantenendo un tasso di inflazione annuale stabile rispetto al mese precedente.

Il calo dei prezzi dell'energia, in un contesto di prospettive economiche globali in peggioramento, ha contribuito a raffreddare l'inflazione. Al contrario, l'inflazione di base nell'Eurozona ha accelerato a un ritmo del 2,7%, superando le aspettative degli economisti e suscitando preoccupazioni tra i responsabili politici per gli effetti di un aumento dei prezzi nel settore dei servizi. Tuttavia, parte di questo incremento è stata influenzata dal periodo di Pasqua, che lo scorso anno è caduto principalmente a marzo.

Le proiezioni più recenti della BCE prevedono un'inflazione media superiore al 2% per quest'anno, sebbene il personale della banca sia probabile che riduca le sue stime di crescita economica e inflazione nel prossimo aggiornamento previsto per il mese prossimo. Insieme al calo dei prezzi dell'energia, anche i prezzi delle materie prime sono destinati a scendere bruscamente quest'anno, secondo un rapporto della Banca Mondiale, che prevede che i prezzi globali più bassi possano ridurre l'inflazione di 0,35 punti percentuali nel corso dell'anno.

Nel frattempo, l'euro ha sorpreso i responsabili politici rafforzandosi in mezzo al tumulto delle tariffe. Questo aggrava l'effetto negativo delle tasse sulle importazioni, ma funge da freno all'inflazione dei prezzi. Un afflusso di beni da aziende cinesi che cercano un'alternativa al mercato statunitense, dove affrontano tariffe particolarmente elevate, potrebbe comportare prezzi più bassi per i consumatori in Europa.