🟨"Le Stablecoin: Il Futuro dei Pagamenti Online"

🟨"Le Stablecoin: Il Futuro dei Pagamenti Online"

Giorno: 29 giugno 2025 | Ora: 16:53 Le stablecoin stanno rivoluzionando i pagamenti online, superando Visa e Mastercard in volume onchain. Aziende come PayPal e Stripe le integrano per transazioni più rapide. Nonostante la crescita, ci sono sfide tecniche e regolamentari da affrontare. Un rapporto della BIS mette in dubbio la loro natura di denaro.


Le stablecoin sono diventate il fulcro dei pagamenti online, con un'adozione che ora supera quella delle principali reti di carte tradizionali in termini di volume onchain. Secondo Noam Hurwitz, responsabile ingegneria di Alchemy, le stablecoin stanno vivendo un'adozione "esplosiva", diventando il livello di regolamento predefinito per internet.

Aziende come PayPal e Stripe stanno integrando le stablecoin per sfruttare l'infrastruttura onchain, consentendo transazioni più rapide e convenienti. Hurwitz ha sottolineato che, in termini di volume onchain, queste nuove valute hanno già superato Visa e Mastercard del 7%, segnando un cambiamento decisivo nel modo in cui il denaro si muove online.

Alchemy, che fornisce infrastruttura ad alcuni dei più grandi ecosistemi di stablecoin, è al centro di questa trasformazione. Hurwitz ha spiegato che Alchemy è "il fornitore onchain per Robinhood Wallet" e supporta i flussi di stablecoin per giganti fintech come Visa, Stripe, Circle e PayPal.

Le stablecoin si sono dimostrate utili per vari scopi, rendendo il denaro "economico, veloce, globale e sicuro da trasferire." Queste caratteristiche hanno favorito la loro popolarità in ambiti come i pagamenti transfrontalieri e i mercati delle previsioni. Inoltre, le stablecoin sono diventate grandi acquirenti di titoli del Tesoro statunitensi, con Tether (USDT) che ha generato profitti per 13 miliardi di dollari lo scorso anno, detenendo circa 113 miliardi di dollari di debito pubblico USA.

Hurwitz ha evidenziato che, sebbene le stablecoin stiano già funzionando come le "ferrovie predefinite" per i pagamenti online, esistono sfide legate al panorama frammentato delle blockchain. Le istituzioni vogliono muoversi rapidamente, ma devono valutare l'affidabilità dei fornitori e i rischi delle controparti.

Un traguardo significativo è rappresentato da Kinexys, un deposito bancario tokenizzato lanciato da JP Morgan, che consente ai clienti istituzionali di accedere a depositi che generano rendimento su una blockchain pubblica, offrendo un'operatività continua e liquidità quasi in tempo reale.

Recentemente, il Senato degli Stati Uniti ha approvato il GENIUS Act, una legge fondamentale che stabilisce regole federali per le stablecoin. Hurwitz ha commentato che, grazie a questa nuova normativa, il panorama regolamentare sta diventando più chiaro e strutturato, a beneficio degli attori finanziari consolidati e stimolando l'innovazione.

Nonostante la crescita, ci sono importanti colli di bottiglia tecnici da superare per migliorare l'esperienza degli sviluppatori e degli utenti finali. Le aziende traggono grandi vantaggi dal regolamento sulle ferrovie crittografiche, ma desiderano separare l'esperienza utente dalla tecnologia sottostante, un processo che richiede competenze tecniche approfondite.

Guardando al futuro, è previsto che la maggior parte dei servizi finanziari implementi le proprie blockchain, in particolare reti di secondo livello, per meglio scalare e monetizzare i propri ecosistemi. Hurwitz prevede che i miglioramenti infrastrutturali porteranno a una "interoperabilità crosschain senza soluzione di continuità" tra queste reti, creando un sistema finanziario più connesso ed efficiente basato su stablecoin.

Tuttavia, un recente rapporto della Banca per i Regolamenti Internazionali mette in discussione l'idea che le stablecoin possano fungere da denaro in un sistema finanziario moderno. Il rapporto annuale economico del BIS del 2025 afferma che le stablecoin non superano i test critici di singolarità, elasticità e integrità, descrivendole come "strumenti portatori digitali" che somigliano più a beni finanziari che a denaro vero e proprio.