Giorno: 11 gennaio 2025 | Ora: 12:20

Critiche alle nuove restrizioni sull'esportazione dei chip AI da parte dell'amministrazione Biden

Il 9 gennaio, la società di chip americana Nvidia ha espresso forti critiche nei confronti delle nuove restrizioni programmate dall'amministrazione Biden riguardo all'esportazione di chip per l'intelligenza artificiale (AI). Secondo Nvidia, tali politiche potrebbero danneggiare l'economia americana e attirare critiche sia dall'industria che dalla comunità internazionale.

Le affermazioni di Nvidia

Ned Finkel, vicepresidente di Nvidia, ha esortato il presidente Biden a non adottare una politica che potrebbe danneggiare l'economia americana prima del passaggio di potere a Donald Trump. Finkel ha descritto la proposta come un'azione contro la Cina mascherata da politica economica, avvertendo che eventuali restrizioni eccessive potrebbero avere ripercussioni negative sull'industria tecnologica globale.

Reazioni e preoccupazioni dell'industria tecnologica

Le dichiarazioni di Finkel sono state supportate da una crescente opposizione all'interno dell'industria tecnologica americana. La Semiconductor Industry Association ha criticato il piano di Biden, affermando che una decisione così significativa non dovrebbe essere presa senza consultazioni adeguate con l'industria. Anche l'Information Technology Industry Council ha sollevato preoccupazioni, avvertendo che una rapida implementazione di tali regole potrebbe avere gravi conseguenze.

Risposta della Cina e implicazioni internazionali

Il governo cinese ha risposto con fermezza alle recenti restrizioni imposte dagli Stati Uniti, affermando di opporsi all'uso abusivo delle misure di controllo delle esportazioni da parte di Washington. La Cina ha sottolineato che tali azioni compromettono l'ordine economico internazionale e danneggiano gli interessi globali, esprimendo la necessità di rispettare le regole del mercato e i principi di una concorrenza leale.

In conclusione, le nuove restrizioni sull'esportazione dei chip AI stanno generando un dibattito acceso negli Stati Uniti e a livello internazionale, con preoccupazioni diffuse riguardo alle potenziali conseguenze per l'industria tecnologica e l'economia globale.